IL MATTINO
matera
24.11.2023 - 17:23
La Questura di Matera
È accusato di aver maltrattato la moglie, anche quando era incinta, in presenza della figlia neonata e dopo la separazione. A Matera la Polizia ha eseguito un'ordinanza nei confronti di un uomo di 32 anni con la misura cautelare del "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa". Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, hanno fatto emergere che l'uomo avrebbe più volte maltrattato sia fisicamente sia psicologicamente la moglie. I maltrattamenti, fin dal matrimonio, sarebbero proseguiti quando la donna era incinta e anche dopo la nascita della figlia della coppia. Innumerevoli gli episodi, raccontati dalla donna, in cui il marito, nel corso di litigi determinati da futili motivi, l'avrebbe offesa con ingiurie ed epiteti vari, le avrebbe augurato la morte e l'avrebbe minacciata. Nel corso di questi litigi, l'uomo avrebbe a volte scagliato oggetti e suppellettili per terra o contro le mura di casa. Durante un litigio, il 32enne avrebbe lanciato un materasso addosso alla donna, per poi lanciarle il cellulare sul volto. Le minacce di morte sarebbero state poi estese anche al padre della donna, giunto a Matera da fuori provincia per stare vicino alla figlia, avendo compreso le intollerabili vessazioni che la stessa stava subendo dal marito. Nel mese di luglio 2023, durante l'ennesimo litigio, avvenuto mentre i coniugi erano in auto, in preda ad uno scoppio di ira, l'uomo avrebbe staccato lo specchietto retrovisore e lo avrebbe tirato contro il parabrezza della propria autovettura, mentre guidava. Secondo quanto denunciato dalla donna, le condotte persecutorie sarebbero proseguite anche dopo la separazione, chiesta dalla donna qualche mese dopo: nonostante la convivenza fosse cessata, il marito le avrebbe chiesto insistentemente di ritornare insieme, con numerose chiamate e messaggi WhatsApp, dicendole di amarla ancora; ai rifiuti della donna, l'indagato avrebbe minacciato di morte lei e suo padre, generando nella vittima un concreto timore per la propria incolumità e per quella del suo genitore. Infine, una mattina di ottobre, l'uomo si sarebbe recato presso la ludoteca frequentata dalla figlia della coppia, proferendo nuovamente minacce di morte nei confronti della moglie e del padre di lei. Solo a seguito di quest'ultimo episodio, la donna, che fino ad allora non aveva mai denunciato, ha chiamato il 113, raccontando agli agenti tutto quanto le era successo nel corso degli anni.
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