IL MATTINO
caso claps
11.11.2023 - 17:37
''A dispetto del mese della pioggia, questa è la primavera di Potenza. Ragazzi, mi state restituendo la battaglia di questi 30 anni, il dolore e l'amarezza. All'epoca in cui Elisa è scomparsa non eravate ancora nati. Vedervi così tanti, ricordare Elisa con questo amore e affetto è straordinario''. Così Gildo Claps, il fratello di Elisa, che in piazza Mario Pagano a Potenza è intervenuto alla manifestazione degli studenti in ricordo della studentessa uccisa nel 1993. ''Ma quello di cui vi ringrazio di più è percepire, dopo 30 anni, la consapevolezza che finalmente questa città fa i conti con questa storia - ha aggiunto - è stato difficilissimo. Oggi nessuno può dire 'non sapevo'. La famiglia Claps non è un nemico in questa città. Vogliamo solo che questa ferita venga ricucita nella città ma è necessaria la consapevolezza e non la rimozione di quello che è successo. Serve la capacità di dire 'abbiamo sbagliato'. Tutti sbagliamo. Perché non dire - ha aggiunto - che ci sono uomini, anche di chiesa, che hanno sbagliato in questa storia? e che purtroppo hanno ritardato il ritrovamento; e soprattutto, dopo il ritrovamento, hanno continuato a mentire? Noi non stiamo facendo una crociata contro la Chiesa cattolica. E' arrivato il momento di fare i conti con questa storia. Lo si deve al sorriso di Elisa e alle amarezze che la sua memoria ha dovuto subire in questi anni''. Gildo Claps ha più volte ringraziato gli studenti. ''E' bellissimo vedere una piazza pacifica - ha detto - e anche domenica scorsa lo è stata, anche se c'era tanta rabbia. Ci sono stati comportamenti che hanno anche sollecitato la rabbia. Ma c'erano tante famiglie, c'erano bambini. Non c'erano facinorosi e nessuno è stato in qualche misura aggredito come qualcuno potrebbe aver fatto passare''. La manifestazione si è conclusa davanti alla chiesa della Santissima Trinità dove una ristretta delegazione di studenti ha lanciato 16 palloncini, tanti quanti gli anni della ragazza vittima di femminicidio.
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