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Potenza: dopo 34 anni è viva la memoria dell’Assistente di Polizia Giambattista Rosa

Il 25 settembre 2014 gli è stata intitolata la Sala Riunioni della Questura di Potenza mentre l’amministrazione comunale di Potenza ha voluto onorarlo con l’intitolazione, in Viale Firenze, di una gradinata cittadina

Potenza: dopo 34 anni è viva la memoria dell’Assistente di Polizia Giambattista Rosa

Giambattista Rosa, originario di Filiano in provincia di Potenza, si arruola in qualità di Allievo Guardia della P.S. il 1° aprile 1974, frequentando la Scuola Allievi Guardie della P.S. di Alessandria. Dopo due anni, trasferito presso la Questura di Potenza, viene assegnato all’Ufficio Volanti. Ed è proprio durante un servizio di controllo del territorio che, componente di un equipaggio della Volante, il 19 gennaio 1989, rimane gravemente ferito a seguito di un incidente stradale durante il quale l’autovettura di servizio su cui viaggia, entra in collisione con un autocarro. Morirà otto mesi dopo, il 25 settembre 1989 appunto, all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, all’età di soli 34 anni, lasciando tre figli in tenera età, Domenico, Rosario e Claudio, due dei quali hanno voluto seguire le orme del padre entrando nella Polizia di Stato

A 34 anni dalla morte dell’Assistente della Polizia di Stato Giambattista Rosa – Vittima del Dovere, si è tenuta in Questura la cerimonia commemorativa con la deposizione, da parte del Questore di Potenza Giuseppe Ferrari della corona di alloro inviata dal Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S. per la ricorrenza. Alla presenza dei familiari del Caduto,  del Prefetto di Potenza, del Vice Sindaco del capoluogo potentino, del Sindaco di Avigliano, nel cui cimitero “riposa” Giambattista,  e dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Questore ha ricordato la figura del poliziotto che, il 19 gennaio 1989,  componente di un equipaggio della Volante, durante un servizio di controllo del territorio, rimase coinvolto in un incidente stradale, morendo otto mesi dopo, il 25 settembre 1989, per le gravissime ferite riportate. “Lasciava – come ha evidenziato il Questore – tre figli in tenera età, Domenico, Rosario e Claudio, due dei quali, seguendo l’esempio del padre sono entrati nella Polizia di Stato. Il ricordo del suo sacrificio e della sua abnegazione al servizio – ha continuato il Questore – deve essere anche occasione per rafforzare quel senso di appartenenza che vive in ognuno di noi”. Alla cerimonia erano presenti anche i Presidenti delle Sezioni di Potenza e Melfi dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato con il labaro della Sezione ed una nutrita rappresentanza, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di Polizia e tanti poliziotti che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza ai familiari e rendere omaggio al collega scomparso. E’ seguito un momento di raccoglimento e preghiera officiato dal Cappellano della Polizia di Stato Don Giuseppe Tarasco.

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