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Reportage/7

Viaggio lungo le coste della Campania e della Grande Lucania e del loro sogno del mare d'inverno. La Grande Lucania e il suo mondo anticamente contemporaneo

Basilicata e Turismo. Consorzio turistico Maratea: «Ottimisti anche per settembre»

Maratea

La Grande Lucania sospesa tra Tirreno e Jonio e il suo mondo anticamente contemporaneo

I lucani e con loro chi decide di andare in Lucania hanno l'imbarazzo della scelta, una scelta che è un fatto culturale, ma la cosa più importante è che in Lucania il mare è ancora un elemento vivo, a cui si guarda con interesse, forse perché il territorio tutto parla con il mare alla maniera “multietnica”, che ha fatto grande il Mediterraneo e le culture che in questo mare si sono bagnate, al punto da fare sembrare i mari che ad esso confluivano punti di forza e di contatto non eludibili.
Se così non fosse non esisterebbero gli interregionali, che stanno a rimarcare la necessità di coprire un territorio omogeneo al suo interno, e che per questo non possono essere soppressi, anche se le due coste, quella tirrenica e quella Jonica sono distanti e differenti, ma chi mai dovrebbe andare a mare in Lucania, una terra desolata ieri, tanto che tra il 1951 e il 1954 fu svolta dalla Camera dei deputati un’inchiesta sulla povertà in nove aree del Paese che erano le regioni: Puglia,  Basilicata, Calabria,  Sicilia, Sardegna e le periferie di Roma, Napoli, Milano. Oggi questa inchiesta è diventato un film che sarà presentato  al prossimo festival  del cinema di Venezia, eppure nel mentre la Lucania e il suo mare ci raccontano altro, ma per quale ragione questo e cioè il presente non fanno notizia al contrario del passato?
Per lo stigma che la regione ha vissuto, stigma che mai l'ha fatta diventare meta del turismo di massa con l'unica eccezione di Maratea e del suo Cristo, questo Redentore e che fa tanto Brasile, e che facendo parte di quei trenta chilometri di Tirreno ha vissuto il suo momento d'oro di speculazione edilizia.
A Maratea chi voleva investire nel mattone al mare trovava un approdo diverso, proprio perché il suo essere prossima allo Jonio riusciva a coniugare il bisogno del mare in pantofole, e cioè sotto casa o pressappoco, con una varietà paesaggistica tale da fare impallidire qualsiasi altro luogo. Le spiagge sabbiose dello Jonio, grandi e adatte alle famiglie con bambini, si mescolano alle calette nascoste, alle grotte e alle baie ricche di rocce del Tirreno e di Maratea che davano e danno la possibilità a chi le frequenta di trovarsi in un attimo in posti differenti, senza dovere cambiare regione.
E da Maratea l'orizzonte è quasi perfetto, a detta sempre di Rocco Papaleo, che a Maratea ha acquistato una casa sul porto, proprio per la sua bellezza, e anche perché il suo essere contigua alla Calabria la rende più ampia, culturalmente, di quello che sarebbe in termini di chilometri.
Anzi la chiusura della strada di collegamento costiero tra le due regioni per una frana ha evidenziato quanto i rapporti tra le due regioni siano stretti e non quantificabili.
Da qui la possibilità di scegliere Maratea  o Praia a Mare per un lucano e per chiunque, a seconda se vogliano farsi vacanze più elitarie o più popolari, un fatto che ancora oggi è evidente, tanto che a Maratea il costo degli alberghi  è più alto, ma è diverso proprio il modo in cui al mare si è  guardato lì, malgrado le speculazioni edilizie e malgrado il turismo di massa.
I due mari che in Lucania si fronteggiano, il Tirreno e lo Jonio, hanno come corrispettivo al loro interno due città e cioè Potenza e Matera, e il loro essere guardiane e custodi del mare per quella complessità della Lucania che la rende antica e contemporanea, e fa sì che la regione sia un colosso fatto di concreti sassi con i piedi comodamente in ammollo in acqua, quello della culla della civiltà occidentale: il Mediterraneo.

La Lucania Tirrenica

Questi circa 30 km di costa tirrenica sono un susseguirsi di luoghi e di spiagge che si estendono e partono da Maratea, da Punta dei Crivi, poco più a nord di Acquafredda, fino alla Spiaggia d’a Gnola, a sud della Secca di Castrocucco. E poi ci sono ancora la Spiaggia di Mezzanotte, Cersuta,  Fiumicello, la Spiaggia Nera, le Secche, tutte raggiungibili da Maratea e tutte vicine tra di loro.
Questo lato di mare è  selvaggio, nel senso che è difficile trovare lettini semplicemente perché il mare è composto da piccole calette, che proprio perché non sono state colonizzare da nessuno, conservano il gusto della scoperta per chi le affronta, armato di auto propria e di cartina.
Niente di più letterario dell’on the road, in pratica, ma in Lucania.

La Lucania Ionica
E se Maratea è l’affaccio sul Tirreno di Potenza, e il suo corrispettivo borghese per quanto riguarda il mare, Metaponto, che si trova sulla costa Jonica, è la porta sul mare di Matera, una porta sul mare che porta il nome del Golfo di Taranto e che rende la Puglia parente stretta della Lucania, sua sorella, così da rendere la grande Lucania un fatto ancora una volta reale e tangibile a dispetto di tutto, e poi ci sono ancora Nova Siri, Policoro e Pisticci che hanno sempre Matera a fare loro da guardia ma che sono legate alla Calabria, anche in questo caso da un rapporto di sorellanza, visibile e totalmente trasparente.

Metaponto

Metaponto nonostante sia un piccolo comune di circa mille abitanti, si trova nella pianura Metapontina, ed è  bagnata da due fiumi, il Bradano e il Basento, oltre a essere un museo a cielo aperto.
Il Lido di Metaponto si trova a pochi metri da uno dei siti archeologici più interessanti in Italia: il Parco Archeologico di Metaponto, ancora una volta a riprova che in Lucania non esiste il mare d'inverno ma il mare e basta, e l'impossibilità di eluderlo dalla vita tutto l'anno, pena la perdita della conoscenza di sé.
 
Nova Siri

A Nova Siri invece il Mediterraneo ci parla attraverso la natura selvaggia, le pinete e gli eucalipti endemici in Lucania, per il resto la presenza di fondali non troppo alti la rende meta preferita delle famiglie.
 
Policoro

A Policoro invece oltre a esserci ampie zone di spiaggia libera, accanto a lidi ben attrezzati, quello che si evidenzia è il suo essere un borgo di mare, dove la cucina regionale e tipica lucana rende più piacevoli le vacanze di chi decide di soggiornarvi, in maniera semplice.
 
Pisticci

È a Pisticci però che si trova la  spiaggia più amata dai turisti nella zona Ionica della Basilicata ed è la spiaggia di Scanzano. La sua sabbia bianca e soffice, le sue acque limpide e cristalline, la rendono una meta particolarmente appetibile tanto più che la spiaggia di Scanzano si trova a pochi chilometri dal Lido di Metaponto e dal Parco Naturale di Metaponto.
Alla fine di questo brevissimo e intenso viaggio in Lucania, quello che rimane è l'impressione che la narrazione, passata, della Regione, solo in termini negativi, abbia reciso i sensi alla Regione stessa, e senza sensi nessun viaggiatore ama perdersi nei luoghi. Eppure è bastata attraversarla così, scrivendone e per voi leggendone, per (ri)sentire i fortissimi profumi della Lucania, come è accaduto a me una notte di tanto tempo fa che grazie all’intenso odore degli eucalipti, ho visto la Lucania per come era, senza il filtro perverso di una narrazione mainstream che le ha si reciso i sensi ma che non le impedito di crescere e di riuscire ancora a conservare tutto il suo patrimonio culturale, tutta la sua dignità e il senso del mare e della sua capacità di aprirci al mondo.
Tutto l'anno

(7- continua)

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