IL MATTINO
avigliano
16.06.2023 - 12:49
Avigliano, comune in provincia di Potenza, è noto tra le altre cose per aver dato i natali a Emanuele Gianturco, giurista e politico e per la rappresentazione degli splendidi quadri plastici che si tiene in estate. Ma uno dei momenti più importanti della vita cittadina, e che attira un nutrito pubblico anche da fuori, è rappresentato dalle celebrazioni patronali, dedicate a San Vito Martire. Secondo la tradizione, il santo di origini siciliane fu capace fin da giovane di numerosi prodigi, e il suo rifiuto di rinnegare la religione cristiana lo portò a essere osteggiato persino dal padre pagano. Fu sempre accompagnato dalla nutrice Crescenzia e dal precettore Modesto, e dopo aver subito tortura in Sicilia per ordine di Valeriano, fuggì grazie all'intervento degli angeli e riparò in Lucania, riuscendo a sopravvivere durante il viaggio in barca grazie ad un aquila che fornì cibo a lui e ai suoi tutori. Si recò poi a Roma, e dopo aver miracolosamente guarito il figlio di Diocleziano dalle crisi epilettiche, fu comunque perseguitato dall'ingrato imperatore che lo sottopose ad altre atroci torture. San Vito e i suoi compagni di viaggio furono immersi in calderoni di pece bollente, dati in pasto ad animali feroci che si fecero però mansueti al loro cospetto. Gli angeli sottrassero il martire, Crescenzia e Modesto dalle grinfie di Diocleziano e li riportarono in Lucania, dove spirarono. Molte leggende legano il santo ad altrettanti eventi miracolosi, come l'aver ridato vita a un bambino attaccato da un branco, o la purificazione delle acque di un pozzo, avvelenate dai Borboni; è il protettore dei danzatori, probabilmente perché il suo nome era anche invocato per la guarigione da una grave forma di encefalite che provocava convulsioni simili a una danza, detta appunto il ballo di San Vito. Il culto di San Vito si lega fortemente alla cultura lucana e ad Avigliano pare avere origini addirittura precedenti al 1500, come testimonia la datazione della cappella dedicata al martire. Il 14 e il 15 giugno di ogni anno si alternano appuntamenti religiosi e festeggiamenti civili, in un ricco programma che, grazie agli sforzi dell'amministrazione comunale, delle parrocchie e delle associazioni, regala a tutti gli ospiti musica e spettacoli. Tanti arrivano in paese per partecipare alla festa patronale, che offre ai turisti le caratteristiche bancarelle, le giostre e i giochi per bambini, le luminarie e i fuochi d'artificio. Oltre alla processione religiosa, un altro momento riunisce la comunità religiosa di Avigliano: la benedizione degli animali davanti alla chiesa dedicata a San Vito, riconosciuto infatti anche protettore degli animali e in particolare dei cani. Il 14 si svolge il corteo storico, tra i tanti figuranti sono immancabili i portatori del santo, i cavalieri, i musici , gli sbandieratori, i giocolieri del fuoco. Aderiscono agli eventi organizzati per tutto il paese anche formazioni musicali provenienti da altre città, e le strade si riempiono per tutto il giorno di musica orchestrale e folk, si colorano di spettacoli e intrattenimento in onore di San Vito, che intanto protegge gli animali, i danzatori, e i sorrisi degli aviglianesi di ogni età e di tutti i partecipanti alla sua festa, in un comune abbraccio.
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