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Il ritorno di Pregliasco: "20 virus in tutto il mondo potenzialmente pandemici"

'Vorrei non vorrei ma se vuoi' di Preglisco: «Giusto allentare ma il virus tornerà in inverno»

Fabrizio Pregliasco

"Non dobbiamo abbassare la guardia. E' necessario rinforzare i piani pandemici" ha detto Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'IRCCS Ospedale Galeazzi all'ANSA. A preoccupare i virologi di tutto il mondo non è quindi più solo il Covid-19 e le sue varianti. Accanto alle mutazioni del SARS-CoV-2, gli esperti di malattie infettive stanno monitorando 20 virus, "potenzialmente pandemici", che arrivano soprattutto dall'Africa, ma che ormai non sono più endemici e si stanno diffondendo velocemente anche in altri paesi, passando dall'Indonesia al Brasile, dal Centro America alla Cina, con una velocità che preoccupa l'OMS. L'attenzione e' concentrata sui virus di Dengue, Zika, Chikungunya, e West Nile, che fanno parte degli arbovirus, un gruppo di virus che si trasmettono all'uomo attraverso la puntura di zanzara. In Italia si sono già registrati focolai in passato, soprattutto nell'estate 2022 e, con l'aumentare delle temperature, rischiano di diffondersi ancora di più. Ma accanto a questi si stanno facendo avanti prepotentemente anche il virus di Marburg, diffuso soprattutto tra Tanzania e Guinea Equatoriale, per cui l'OMS ha già segnalato il rischio di nuova pandemia, e l'influenza Aviaria, con casi in Brasile, Cile, Equador e Cina. "E' vero l'attenzione sul virus di Marburg è molto alta - dice Pregliasco che e' anche professore associato di Igiene Generale e Applicata all'Università degli Studi di Milano - causa una febbre emorragica ad altissima mortalità, come Ebola. Il virus sta mutando velocemente. I ceppi hanno abbassato la letalità ma hanno acquisito una maggiore capacità diffusiva. Questo ci deve mettere in guardia da una possibile nuova epidemia. L'attenzione è alta anche sull'Aviaria. I dati sulla malattia diffusa tra gli animali in Brasile ha messo in allerta il governo del paese. Prima c'erano focolai più circoscritti, ora si registrano episodi più ampi. C'è il timore che possa diffondersi una nuova variante sull'uomo".

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