IL MATTINO
risorsa idrica
24.04.2023 - 15:51
"La Basilicata non può usare le somme versate dall'Acquedotto pugliese (Aqp) a titolo di compensazione ambientale per sconti nella bolletta dell'acqua o organizzare festival, eventi o sagre. Le norme europee e statali sulle compensazioni ambientali, comportano la destinazione delle risorse economiche solo per manutenzione di sorgenti e corsi d'acqua. E questa è una destinazione esclusiva, e nessun accordo di programma - vecchio o nuovo - può stabilire modalità diverse o autorizzare finalità non previste dalle leggi". Lo dichiarano il commissario regionale di Azione in Puglia Fabiano Amati, i consiglieri regionali della Puglia Sergio Clemente, Ruggiero Mennea e il responsabile regionale acqua di Azione, Nicola Di Donna, in una nota congiunta. "La Puglia preleva l'acqua dalle sorgenti che sgorgano in Campania e Basilicata, ma facenti parte del sistema idrogeomorfologico meridionale. Per questo motivo l'acqua è di tutti, compresa la Puglia, non è commerciabile e il suo utilizzo è regolato da Piani distrettuali e da diversi accordi di programma", affermano, "l'oggetto degli accordi di programma è limitato a non far gravare le spese di manutenzione delle fonti e dei corsi d'acqua esclusivamente sulla regione nel cui territorio insistono le sorgenti. Per questo motivo tutte le regioni che utilizzano l'acqua sono tenute a farsi carico di un contributo a titolo di compensazione ambientale". "È perciò contro le leggi, comprese quelle geologiche, e il buon senso, pensare di poter assimilare la cessione dell'acqua a quella di una merce, con la possibilità di utilizzare le somme versate a titolo di compensazione ambientale come se fosse una remunerazione per un prodotto di proprietà", concludono i pugliesi di Azione, "c'è da sottolineare, anzi, che nessun versamento potrà essere effettuato da Aqp alle regioni Campania e Basilicata, senza un programma di lavori ambientali, relative stime e - soprattutto - puntuale rendicontazione".
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