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Monito del pentastellato Leggieri: «Medici di base e pediatri. La sanità lucana sta affondando»

Autonomia differenziata, parla il pentastellato Leggieri: "Non sacrificare le Regioni per interessi di bottega"

G. Leggieri

La sanità lucana sta affrontando diverse situazioni delicate tra cui quella dei medici del territorio, medici di Medicina generale, pediatri di libera scelta e medici del servizio di emergenza-118 che circa 10 giorni fa in un’Assemblea generale hanno denunciato il «gravissimo stato di disagio» lavorativo. vissuto dai medici e invita i cittadini a mobilitarsi in difesa del servizio sanitario. «I medici del 118 e gli specialisti ambulatoriali hanno infatti proclamato lo stato di agitazione - ha ricordato il consigliere regionale del Movimento 5stelle, Gianni Leggieri- . Il tempo passa ma i problemi rimangono sempre gli stessi. Anzi, aumentano. La cronica carenza dei medici e delle risorse finanziarie sono ormai due dati di fatto. A ciò si aggiunga l’eccessiva burocrazia». «Una situazione - ha proseguito Leggieri - che si ripercuote sull’assistenza in favore dei cittadini,costretti, tra le altre cose, ad attendere mesi, se non anni, prima di essere sottoposti ad esami e visite diagnostiche. A causa della carenza di medici, molte nostre comunità rimangono prive del proprio punto di riferimento sanitario. Un’errata programmazione e una scarsa attenzione sulla carenza di medici e personale sanitario hanno di fatto alimentato da un lato il fenomeno dell’emigrazione sanitaria e dall’altro il ricorso alle strutture private. È paradossale che il sedicente “governo regionale del cambiamento” continui a far finta di nulla e a non porre rimedio rispetto alla mancanza dei medici di base, senza immaginare soluzioni e prospettive nuove per la Basilicata alle prese con uno sconfortante spopolamento dei nostri borghi, che si sta trasformando altresì in uno spopolamento professionale e, in questo caso, medico. Ecco perché servono interventi mirati. A ciò si aggiunga l’incredibile lassismo della Giunta regionale in merito ai presidi ospedalieri». «Sono quasi tre anni che chiedo che- ha rimarcato Leggieri - venga aperto un nuovo corso per il Pod di Venosa “San Francesco”, nonostante gli impegni presi anche con l’approvazione all’unanimità di una mozione in Consiglio regionale. Nell’ospedale di Venosa il reparto Covid, ad emergenza sanitaria quasi superata del tutto così come annunciato dall’Oms, viene impiegato su tre turni del personale, senza, per fortuna, che vi siano pazienti. La lungo-degenza, invece, è incredibilmente chiusa. Contraddizioni che si aggiungono ad un contesto attuale molto preoccupante per il quale la Giunta Bardi sembra del tutto disinteressata. L’articolo 3 della Costituzione sancisce che tutti hanno pari dignità sociale e che ogni persona è uguale per lo Stato, senza distinzione alcuna. E anche per la salute vale lo stesso. Ad ogni persona presente sul territorio nazionale lo Stato garantisce il diritto alla salute». «L’autonomia differenziata, purtroppo - ha concluso il consigliere regionale del Movimento 5stelle, Gianni Leggieri, temo che andrà ad aumentare ulteriormente le disuguaglianze in tema di salute. Disparità che già esistono tra le regioni del Sud e quelle del Nord del nostro paese. Il colpo di grazia finale sta per essere sferrato».

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