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Massoneria

Il gran maestro Di Bernado: «Ha ancora senso il divieto di segretezza per le logge?»

Il gran maestro Di Bernado: «Ha ancora senso il divieto di segretezza per le logge?»

Giuliano Di Bernardo

“La Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere” pone luce su importanti fenomeni a cui stiamo assistendo ormai da decenni. L’art. 18 della Costituzione recita nella seconda parte: “Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare”. Nella riunione n. 12 del 17-3-’22 riportata nella Commissione, Giuliano Di Bernardo, gran maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia, afferma: “Per me, per voi, si pone il problema: ha ancora senso oggi che vi sia un vincolo all’art. 18 della Costituzione, proprio sulla costituzione delle Logge coperte? Questo significa anche che tutte queste Logge che sono state denominate P3, P4, P5, Ungheria, ecc., sono delle organizzazioni che mantengono il carattere di segretezza, però se fanno affari o qualsiasi cosa non sono condannabili a meno che non si dimostri che tramino contro lo Stato”. Viene posto quindi il problema non tanto sulla segretezza in se stessa, quanto sul “tramare” contro la democrazia dello Stato. Le attività massoniche hanno senso, secondo Di Bernardo, quando mirano l’elevamento spirituale, filosofico e culturale dell’uomo o al perfezionamento delle ritualità esoteriche e filosofiche. “In merito, è stata richiamata l’attenzione della Commissione sul traffico di armi che – secondo l’audito – avrebbe visto coinvolto il Gran Maestro Corona, circostanza da lui segnalata, oltre che a questa Commissione nel corso di una precedente audizione tenutasi nella XVII legislatura repubblicana, anche all’autorità giudiziaria che però non gli risulta abbia mai adottato provvedimenti di carattere penale. La vicenda in questione, seppur isolata, è ritenuta da Di Bernardo particolarmente significativa di quale sia il degrado del mondo massonico. Infatti, il traffico d’armi – anche qualora per iperbole fosse considerato benemerito all’ordinamento giuridico italiano – sarebbe comunque inammissibile sul piano degli autentici valori morali della massoneria” (Sess:2, Uscita: Wed Nov 16, p. 9). Sulla vicenda il Grande Oriente d’Italia sostenne che il Gran Maestro Corona, in merito alla vendita di armi italiane prodotte dalla Selenia di Finmeccanica, è stato assolto. «Il professor Di Bernardo, infine, ha offerto alla Commissione una interessante personale lettura delle caratteristiche assunte in Italia dal fenomeno della massoneria che alterna, nel nostro Paese come altrove, periodi di splendore e potenza ad altri di crisi e debolezza. Ritiene che la complessa costellazione dei movimenti massonici presenti sul territorio nazionale stia attraversando attualmente una fase di crisi e debolezza senza precedenti, “come non c’è mai stata in Italia” e che questa situazione sia tutt’altro che tranquillizzante, atteso che, com’è accaduto in passato e in altri Paesi stranieri “quando un’obbedienza massonica è debole ed è in crisi, diventa facile preda di organizzazioni criminali che cercano di impossessarsene”. Di Bernardo ha affermato di credere, pertanto, che ciò sia quello che si sta effettivamente verificando nel nostro Paese e rileva che la consistenza della forma di copertura degli iscritti più sopra illustrata sia un indizio indiretto che confermerebbe la sua ipotesi» (Sess:2, Uscita: Wed Nov 16, p. 10).
Intanto, il 5 marzo ’23, ANSA.it riporta: “L’associazione ‘Centro sociologico italiano’ con sede a Castelvetrano (Tp), e la relativa loggia ‘HYpsas n. 5430’, regolarmente iscritta al Grand Oriente de France (con sede a Parigi e presente in 30 paesi del mondo) ha dato incarico all’avvocato Margherita Barraco per ‘tutelare l’immagine, il prestigio e l’onore dell’associazione e della massoneria’. È la prima volta che la loggia di Castelvetrano prende posizione dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. Nell’ambito dell’inchiesta è finito in carcere il medico Alfonso Tumbariello, iscritto alla Loggia ‘Valle di Cusa, Giovanni Di Gangi all’Oriente di Campobello di Mazzara’. Tumbarello è stato sospeso dal Grande Oriente d’Italia”. L’avvocato Barraco sostiene che questa posizione è stata presa per stanare “il pregiudizio contro l’istituzione massonica regolare, registrata, riservata, ma non segreta, e i suoi iscritti sono tutti noti alle forze dell’ordine”. Per il solo fatto di essere nel territorio di Castelvetrano la massoneria è stata associata alla mafia, e “cosa ancora più grave, è stata etichettata come strumento nelle mani del boss ed a sostegno della sua latitanza e della consorteria mafiosa in generale”. La vicenda del dottore ritenuto fiancheggiatore della mafia lede la rispettabilità della massoneria. “Valuteremo di agire nelle sedi opportune – conclude l’avvocato – anche a mezzo la costituzione di parte civile nell’eventuale procedimento penale che verrà coinvolto il medico”.

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