IL MATTINO
automotive
14.02.2023 - 17:51
“Stiamo anche avviando il processo per avere nel 2025, dopo una precisa valutazione delle esigenze finanziarie, un Fondo di transizione dedicato ai dipendenti del settore e nel 2023 una nuova legge accelererà la diffusione delle flotte aziendali“, ha aggiunto Canfin entrando nel dettaglio di quella che sarà la transizione del settore. Entro il 2030 poi, i produttori di auto dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove automobili sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali. I piccoli produttori invece dovrebbero vedere la conferma della deroga al 2035. L’ok definitivo della Plenaria è avvenuto con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti. Se non dovesse cambiare ancora questo sarà uno dei primi passi verso un Unione Europea più attenta all’ambiente. "Decisione folle e sconcertante, contro le industrie e i lavoratori italiani ed europei, a tutto vantaggio delle imprese e degli interessi cinesi. Ideologia, ignoranza o malafede?". Lo scrive sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Le novità, inoltre, riguardano anche gli autobus del trasporto pubblico e i mezzi pesanti destinati al trasporto merce. Questi dovranno rispettare nuovi standard di emissione di CO2. L'obiettivo dell'Ue è raggiungere le emissioni zero nel 2030 per i bus e nel 2040 per i camion. L'organizzazione ambientalista Transport & Environment (T&E), però, critica fortemente la proposta: l'obiettivo di riduzione delle emissioni al 90% a partire dal 2040 per i nuovi camion consentirebbe di fatto la circolazione dei camion diesel sulle strade europee ben oltre il 2050, rendendo così irraggiungibili gli obiettivi di neutralità climatica della UE. T&E ha esortato gli eurodeputati e i governi a fissare una scadenza più ambiziosa, stabilendo cioè la vendita esclusiva di nuovi mezzi pesanti a zero emissioni a partire dal 2035. "La mancata indicazione di una scadenza definitiva per i camion inquinanti è una pavida concessione all'industria e una pessima notizia per il clima - dichiara Andrea Boraschi, responsabile Veicoli Puliti di T&E Italia - Entro il 2035 i camion elettrici saranno più economici dei diesel, garantendo la stessa capacità di percorrenza e di trasporto merci. Senza una indicazione chiara da parte della UE, tuttavia, i mezzi diesel potranno continuare a inquinare i nostri polmoni e il Pianeta ben oltre lo stretto indispensabile". Anche la proposta della Commissione che prevede che le case costruttrici riducano le emissioni medie di CO2 dei nuovi veicoli solo del 45% entro il 2030 viene giudicata criticamente. T&E fa notare che si tratta di un obiettivo meno ambizioso di quelli già adottati spontaneamente da alcuni importanti marchi. Daimler Truck ha infatti annunciato che nel 2030 il 60% delle sue vendite sarà costituito da veicoli a emissioni zero, mentre Volvo Trucks si è impegnata a raggiungere il 70% entro la fine del decennio. Considerando anche margini modesti di aumento dell'efficienza per i mezzi endotermici, questi obiettivi si traducono in una riduzione delle emissioni di CO2 non inferiore al 65%. Secondo l'organizzazione, quindi, i legislatori dovrebbero imporre per la fine del decennio una riduzione delle emissioni del 65%, equivalente agli obiettivi di vendita già annunciati da Daimler Truck e Volvo Trucks.
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