IL MATTINO
foibe
10.02.2023 - 18:10
"Abbiamo il dovere di ricordare, di interrogare le nostre coscienze e soprattutto quelle dei giovani. Di fronte alla tragedia delle foibe e dell'esodo delle comunità istriane e giuliano dalmate, che furono strappate alla loro terra nel terribile epilogo della seconda guerra mondiale e nel periodo immediatamente successivo, non possiamo rimanere indifferenti". Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nel suo messaggio per il Giorno del ricordo. Una ricorrenza "che ci obbliga ogni anno a fare i conti con la storia, a riflettere sul passato - ha aggiunto il presidente lucano - perché simili tragedie non si ripetano più. Lo dobbiamo innanzitutto a quanti furono vittime di un dramma per troppo tempo oscurato e dimenticato, ai loro familiari e discendenti, alle associazioni degli esuli che per tanto tempo si sono battute per riportare alla luce la memoria di quegli eventi". Secondo Bardi, "la ricostruzione della verità storica è essenziale per poter affermare pienamente i valori costituzionali di pace e libertà che sono alla base dell'Europa di oggi. Valori - ha aggiunto - che vivono nelle coscienze e nel modo di pensare di tanti giovani uniti dal ripudio della violenza, proprio mentre ormai da un anno la guerra è tornata purtroppo alle porte del nostro continente con l'invasione russa dell'Ucraina e la strenua resistenza di quel popolo costretto a indicibili sofferenze. Il ricordo dei tragici eventi della storia di ieri e di oggi, ognuno con la sua unicità ma tutti ugualmente connotati dalla violenza e dalla sopraffazione, deve diventare un monito per il presente e per il futuro". Alle nuove generazioni "abbiamo il dovere di consegnare un mondo migliore", ha concluso.
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