IL MATTINO
25 novembre
25.11.2022 - 12:52
Casellati
"Nel 2022, in Italia, sono state 104 le donne uccise. Cifre che anno dopo anno non accennano a diminuire. Le vittime sono quasi tutte accomunate da un tragico e beffardo destino: quello di morire per mano del proprio compagno, tra le mura domestiche. È una mattanza di proporzioni inaccettabili, in un Paese che in ogni settore è capace di raggiungere vette di eccellenza ma che, evidentemente, fatica ad abbandonare retaggi di epoche passate e retrive. E i femminicidi sono soltanto l'aspetto più tragico e plateale di uno stillicidio di vessazioni e soprusi psicologici, di minacce e di abusi sessuali che non risparmiano ragazze giovani, donne mature e perfino bambine. È dovere dello Stato, ma anche di tutti i cittadini, contribuire a mettere fine a questa barbarie, costruendo attorno alle donne in difficoltà un cordone di sostegno e di solidarietà". Così la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati in un video messaggio pubblicato sui social in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne "Penso a misure di sicurezza capaci di prevenire gli abusi e intercettare i reati-spia; penso a una rete di assistenza che possa incoraggiare le vittime a denunciare - ha aggiunto - È dovere della società riconoscere a ogni donna la libertà, la parità di genere, il diritto di realizzarsi umanamente e professionalmente. Ed è dovere delle istituzioni impegnarsi ad abbattere ogni tipo di discriminazione, da quelle nel linguaggio pubblico fino a quelle di tipo economico. Perché dare a una donna uno stipendio più basso di quello un uomo equivale a una violenza. Una donna economicamente indipendente è una donna più forte e più libera. E quando le donne sono forti, libere, emancipate ed economicamente autonome, tutto il Paese diventa più forte, più ricco, più moderno, più evoluto".
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