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25 novembre

Violenza sulle donne, per Bardi una questione culturale: "Basilicata tra le prime a recepire le linee guida"

Covid. L'appello del governatore Bardi: «Abbiamo 16 ricoverati, 15 non sono vaccinati e uno ha ricevuto una sola dose»

Vito Bardi

"Nessuna donna deve subire violenza nel rispetto dell'inviolabilità dei corpi, della propria persona e della propria dignità. Questo è un diktat che andrebbe osservato ogni giorno e che oggi, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, va ribadito con ancora più forza e convinzione". Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. "La piaga drammatica e odiosa della violenza sulle donne - prosegue - è principalmente una questione culturale che travalica confini geografici, anagrafici ed economici. È un'ulcera della società che va sanata e prima ancora aggredita a combattuta con ogni arma a nostra disposizione". Bardi ricorda come il governo regionale sia stato "tra i primi ad approvare la delibera che recepisce le linee guida nazionali per le aziende sanitarie e le aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza per la presa in carico delle donne vittime di violenza, a cominciare dall'arrivo in pronto soccorso con operatori sanitari adeguatamente formati per riconoscere i segnali della violenza che troppo spesso vengono celati". Secondo Bardi "il governo regionale, oggi più che mai, trova sponda e sostegno nelle politiche nazionali di contrasto alla violenza di genere e a favore dell'emancipazione femminile. Penso alle agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 - aggiunge - ma anche all'aumento dell'assegno unico per le famiglie che, ancora oggi, gravano principalmente sulle donne specie nei primi anni di vita dei figli". "Se per sconfiggere la violenza sulle donne è necessario un cambiamento culturale, possiamo affermare con cauto ottimismo - conclude il governatore lucano - che si stanno costruendo le basi per avviare quel processo di cambiamento e di consapevolezza. I diritti delle donne non possono prescindere dai doveri degli uomini".

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