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Verso le elezioni

Riposizionamenti in Val d'Agri con qualche prova di combine

«Siamo convinti che il presidente Pittella e gli uomini che lo affiancheranno, potranno dare quello scatto di reni che fin'ora è mancato per lo sviluppo del territorio». Firmato Antonio Cappiello, fondatore e già coordinatore regionale fino a gennaio 2019, della Lega Salvini Premier Basilicata. Cappiello mollò la Lega, incapace di governare il dissenso interno, sbattendo la porta. E ora che anche altri capetti locali sembra stiano per mollare Matteo Salvini guardando con interesse verso i centristi, Cappiello potrebbe ritrovarsi in compagnia di chi aveva lasciato a gennaio 2019. Questa campagna elettorale d'altra parte si è caratterizzata per i vari riposizionamenti. Ma anche per le bizzarre alleanze: in Val d'Agri fioccano sengalazioni su un leghista finito sullo scranno per un bacio della Dea Bendata che porterebbe in giro, oltre ai facsimile del plurinominale della Lega alla Camera, anche quelli di un candidato senatore di segno opposto: Vito De Filippo. Non è detto che il big dem sia consapevole. Anche se le voci di una combine sono abbastanza insistenti. C'è un dettaglio che manca all'appello: stabilire se il Gastone col Power Ranger sia il pupo di questa operazione o se è addirittura il puparo. Tanto la verità salterà fuori solo dopo lo spoglio. Quando chi saprà leggere i risultati delle urne potrà gridare di avere la prova regina. Ma a quel punto si potrà dire che a far votare  De Filippo in Val d'Agri sono stati i due delusi del Monte. Nulla di più falso. La prova dell'inciucio sarebbe da cercare a valle. Ai posteri la sentenza. 

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