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Analisi

L'amore ai tempi di Catullo, Totti e Osho

L'amore ai tempi di Catullo, Totti e Osho

« Le cose che si amano non si posseggono mai veramente, semplicemente si custodiscono ».

Catullo, che dell’amore aveva scoperto il lato irrazionale, lato irrazionale che cercava di domare e di ammaestrare attraverso i suoi scritti, in questi pochi versi esprime tutta la verità della sua ricerca, e chiude la porta a qualunque pretesa di senso, altra, dei sentimenti da parte di chiunque.

È talmente potente il portato del suo pensiero da essere stato scippato, diluito, dopo di lui, eppure Catullo ne è rimasto il fedele custode, tanto per rimanere nel suo “orto”, e niente e nessuno hanno scalfito la sua posizione perché ciò che ha scritto è difficile da mettere in pratica.

L'amore, per Catullo, è una forza devastante, una forza slegata da qualsiasi logica, tanto da portare, facilmente, alla gelosia e al tradimento.

L'unico modo per venirne a capo, sempre secondo Catullo, è quello di abbandonare la ragione e la sua smania di controllo, una cosa possibile fino a quando la potente droga che l'amore è, circola nel sangue e viene mantenuta a un livello costante.

Una ruota panoramica perenne, in pratica, quella dei sentimenti, un lavoro e una fatica, a meno che non si comprenda che questa droga è autoprodotta, ed è quindi esclusiva tanto da dovere essere custodita.

Capito questo si comprende come tutto ciò che riguardi i sentimenti sia fonte, continua, di curiosità e come la vicenda Totti – Blasi avvinca.

È ormai un mese che la coppia più pop in Italia è scoppiata, malgrado i soldi, malgrado la bellezza, un po' plastificata tanto di moda oggi, malgrado i figli, e malgrado il tempo trascorso insieme, un fatto che in un paese cattolico e piccolo borghese qual è l'Italia ha una valenza differente, nel senso che è ancora più impensabile che possa finire una storia così ben “costruita” come la loro, una storia che si nutre anche di riscatto sociale e di tante belle foto, foto in cui tutto è levigato e scintillante tanto da apparire vero, rassicurante.

Ma perché un amore che è ancora fresco e vivo, le corna lo certificano perché rivelano il bisogno di rivalsa e la solitudine che qualsiasi amore porta con sé, finisce a colpi di foto e di pagine di giornali, anzi per colpa del clamore e della pubblicità? Perché come scriveva Catullo manca un custode, come sempre capita in amore, e questa mancanza fa precipitare ogni possibilità di intesa e anche di recupero della storia.

I sentimenti hanno bisogno di tempo per insediarsi, un tempo che si misura con l'intensità del desiderio, intensità del desiderio che quanto più è potente tanto più è disordinato, instabile, scomposto e bisognoso di sedimentazione, un desiderio che deve essere sempre bidirezionale, per rimanere in vita.

È per questa ragione che poi l’amore, nella sua accezione romantica, rimane un mistero ed è impossibile da afferrare, ed è per questo che ci si appassiona, da sempre, all'amore in tutte le salse.

Ognuno di noi  vorrebbe trovare la ricetta magica, la soluzione per assicurarsi quello stato di vigile ebbrezza, e senza sbornia, che i sentimenti, quelli autentici, regalano, e invece non esiste questa ricetta perché se fosse possibile seguirla si eviterebbe di vivere in superficie e si accetterebbe che lo sguardo dell'altro talvolta è spento, assente, ma chi vuole essere assente per l'amato e così inizia questo valzer infinito di corpi e di conferme, un valzer che ad un certo punto si conclude per noia, che è anche dell'amore ma che in amore si è restii ad accettare.

In pratica chi continua a cercare e a tradire continua a rifiutare la propria immagine riflessa e continua  a seminare disordine e disarmonia suo malgrado, distruggendo per sempre la possibilità di custodire l’amore, un fatto a cui anche la coppia Totti – Blasi non è sfuggita.

E così è d’uopo chiudere questa piccola e amara disamina dell'amore ai tempi di Catullo con Osho, il capo degli arancioni, uno che è social quanto la coppia scoppiata del momento, e che riteneva che solo l'amore fosse importante da qui il dramma della condanna perpetua nella vita di ognuno, per l'incapacità diffusa di vivere l'amore non solo per i suoi clamori ma anche e soprattutto con il dolore e le incertezze che custodirlo comporta così da mantenerlo davvero in vita.

 

« L'uomo passa da una donna all'altra 

e continua a cambiare.

La gente pensa che sia un grande amante; 

non è affatto un amante.

Sta evitando.

Cerca di evitare qualsiasi coinvolgimento profondo,

perché con un coinvolgimento profondo 

si devono affrontare problemi

e si devono affrontare molti dolori.

Così si gioca semplicemente in sicurezza;

si fa in modo di non andare mai troppo

in profondità in qualcuno.

Se vai troppo in profondità potresti

non essere in grado di tornare facilmente.

E se si va in profondità in qualcuno, 

qualcun altro andrà in profondità anche in te;

è sempre proporzionato.

Se vado molto in profondità in te,

l'unico modo è permetterti di andare 

anche in profondità in me.

È un dare e ricevere,

è una condivisione.

Poi ci si può impigliare troppo,

e sarà difficile scappare

e il dolore può essere molto.

Così le persone imparano a giocare 

in sicurezza:

basta lasciare che le superfici si incontrino,

le storie d'amore che colpiscono e scappano.

Prima di essere catturati, corri.

Questo è ciò che sta accadendo nel mondo,

la gente sta perdendo tutta la maturità. 

La maturità arriva solo quando si è pronti 

ad affrontare il dolore del proprio essere; 

la maturità arriva solo quando si è pronti a raccogliere la sfida.

E non c'è sfida più grande dell'amore ».

 

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