IL MATTINO
tamponi vip
18.06.2022 - 11:11
Fanelli e Bardi
È stata notificata nei giorni scorsi la proroga delle indagini preliminari a carico di una ventina di persone - tra le quali il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e due assessori in carica entrambi della Lega: Francesco Fanelli vicepresidente della Giunta regionale, all'epoca all'agricoltura ed oggi alla sanità e Donatella Merra assessore alle Infrastrutture, indagati per peculato nell'ambito di un'inchiesta, cominciata nel 2020, su presunti favori ricevuti per usufruire di tamponi all'inizio della pandemia. Figurano anche il consigliere regionale Vizziello (ex FdI oggi in casa Lega), l'ex assessore regionale all'Ambiente Gianni Rosa (FdI) e numerosi dirigenti e collaboratori. Massimo Calenda ex capo ufficio stampa, l’ex direttore regionale del Dipartimento Salute, Ernesto Esposito nonchè capo della task force pandemica e il responsabile legislativo del gabinetto del governatore, Antonio Ferrara. La notizia è stata pubblicata oggi sull'edizione Basilicata de "Il Quotidiano del Sud". I fatti – secondo l’inchiesta – farebbero riferimento a quanto accaduto nel marzo del 2020, periodo caldo, caldissimo dal punto di vista pandemico. In quel periodo, secondo quanto è emerso dall’avviso di proroga delle indagini “si sarebbero accaparrati i pochi tamponi diagnostici all’epoca disponibili”. Dell’esistenza di “una corsia privilegiata per l’accesso ai pochi tamponi disponibili – continua il Quotidiano del Sud – era già emersa dalle indagini sulla morte del giornalista potentino, Antonio Nicastro che aveva dovuto aspettare nove giorni, sebbene sintomatico, per essere sottoposto a tampone. Nel frattempo almeno in 34 lo avrebbero scavalcato, senza che agli atti vi fossero tracce di eventuali elementi giustificativi della necessità di ritenere tali accadimenti diagnostici prioritari rispetto quelli rivolti ad altri pazienti”. Interpellato dall'ANSA, Bardi, attraverso il suo portavoce, ha ribadito la sua "fiducia nella magistratura. Su tamponi e vaccini - ha aggiunto il governatore lucano - ho fatto di tutto per i lucani". Bardi ha inoltre confermato "la completa disponibilità nei confronti degli inquirenti per fare chiarezza su una vicenda che mi addolora molto e che riguarda un periodo - la pandemia - che ha segnato profondamente la mia vita, dato il mio impegno diretto e le mie enormi responsabilità dinanzi a un evento imprevisto e imprevedibile, nei confronti del quale ho investito tutte le mie energie unicamente per proteggere i lucani".
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