IL MATTINO
referendum
13.06.2022 - 08:08
Arnaldo Lomuti
«Ho assolto al mio dovere ma qualcosa la devo dire. Ovviamente, ho votato NO a tutti e 5 i quesiti perché per me non si fa propaganda usando i problemi della giustizia che ci sono ma che vanno superati con impianti normativi fondati su una visione riformatrice organica, non con semplici e pericolose abrogazioni», così il senatore lucano del M5s e vicepresidente della seconda Commissione permanente Giustizia, Arnaldo Lomuti. «A parte i quesiti sulla Legge Severino e sulla custodia cautelare, gli altri 3 sono oggetto della riforma dell’ordinamento giudiziario e del CSM, attualmente in discussione in commissione giustizia Senato. Si lavori di più in Parlamento, invece di abusare di strumenti sacri di partecipazione democratica. Un tentativo - prosegue Lomuti - improvvisato e goffo (ad es. le camere penali non sono state nemmeno avvisate, figuriamoci se coinvolte) e che tra l’altro rischia di far spegnere i riflettori su problemi e temi, inerenti la giustizia, che tutti riconoscono (attenzione!!!) ma che vanno affrontati in altra sede. Insomma, un pasticcio che ha portato al 19% del quorum. Un risultato - ammonisce Lomuti - vergognoso per uno strumento prezioso come il l referendum, attraverso il quale si chiede all'elettorato di esprimersi con un voto diretto su una specifica proposta o domanda. I proponenti lo hanno svilito e offeso attraverso un utilizzo maldestro e privo di rispetto. Guarda caso sono sempre loro: il centro destra malato (che ormai comprende pacificamente anche Italia Viva). Infine, c’è un tema del quale i proponenti di questo referendum se ne sono altamente fregati: l’astensionismo. Non si può pretendere che i cittadini assolvano al dovere del voto se l’offerta è poco seria. Tra i responsabili di questo triste spettacolo - conclude il senatore pentastellato - non troviamo solo Salvini & Co. e le 9 regioni richiedenti (tra queste la mia povera Basilicata) ma anche il Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato. Quest’ultimo, ha bocciato 2 referendum altamente inclusivi per il superamento del quorum:
1) quello sulla cannabis, affermando falsamente che fossero incluse le droghe pesanti;
2) Quello sul fine vita (evidentemente non conosce il significato del termine “sofferenza”).
Dare la colpa agli altri o ai cittadini è ulteriormente offensivo per l’intelligenza degli italiani».
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