IL MATTINO
il caso dell'uomo tetraplegico
12.06.2022 - 15:30
"A oltre due anni e mezzo dalla sentenza della Corte costituzionale, in osservanza del giudicato costituzionale il compito del Servizio Sanitario Nazionale si esaurisce con le verifiche delle condizioni e delle modalità e il parere del Comitato etico. Aziende sanitarie che rispondono, se rispondono, con tempi lunghissimi ignorando la sofferenza di chi chiede di poter accedere al suicidio assistito legalmente in Italia - hanno dichiarato Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni -. Il Parlamento potrebbe trovare una soluzione, ma il testo è insoddisfacente ed è insabbiato al Senato". "Per non fare ricadere l'onere anche economico sulle spalle di Mario e, per il futuro, dei malati nelle sue condizioni abbiamo dunque deciso di farci noi promotori della raccolta dei fondi indispensabili. Esercitiamo cosi' una vera e propria supplenza all'incapacità dello Stato italiano di farsi carico del diritto dei propri cittadini di non subire condizioni di sofferenza insopportabile e contro la propria volontà".
Il governo interverrà per "garantire d'intesa con le Regioni, l'attuazione della sentenza della Corte costituzionale del 2019 sul suicidio medicalmente assistito". Ha affermato in una intervista a La Stampa il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferendosi al caso di Mario (nome di fantasia), l'ex camionista marchigiano 44enne, tetraplegico, che chiede la procedura e al quale lo Stato ha chiesto di pagare 5.000 euro per l'acquisto del farmaco necessario. "Una volta che la procedura di verifica del rigoroso rispetto delle condizioni individuate dalla Consulta sia stata completata - prosegue Speranza - le strutture del servizio sanitario nazionale non possono assumere atteggiamenti ostruzionistici, né è ipotizzabile che i costi siano a carico del paziente che si rivolge, come espressamente previsto dalla sentenza della Corte costituzionale, a strutture pubbliche. Anche su questo aspetto il governo, laddove ve ne sia bisogno, non farà mancare un tempestivo chiarimento e intervento". E infine il punto sul tema, tanto delicato quanto eticamente complesso: "La legge non è più rinviabile", ha aggiunto il ministro della Salute.
edizione digitale
Il Mattino di foggia