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Verso le amministrative

Bella al voto, intervista al sindaco uscente Sabato: il bilancio dei cinque anni, tra uscite eccellenti, new entry e conferme

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BELLA -  A pochi giorni dalle elezioni amministrative la nostra redazione ha intervistato il candidato sindaco uscente Leonardo Sabato della lista “Centrosinistra per Bella”.

Sindaco, che bilancio fa di questi 5 anni di Governo?

“Sono stati cinque anni in cui abbiamo cercato di ricambiare la fiducia che ci era stata accordata dai cittadini nel 2017 con il massimo dell’impegno ed abbiamo servito il nostro paese con disciplina ed onore, guardando la realtà e cercando, con grande senso di responsabilità, di trovare soluzione ai tanti problemi che da amministratori di questo paese ci siamo trovati ad affrontare. Sono stati cinque anni intensi, complessi da gestire, che ci hanno messo tutti a dura prova. Abbiamo attuato oltre il 70% nel nostro programma elettorale in un contesto amministrativo molto complesso da gestire a causa dello svuotamento degli uffici (pensionamenti quota 100) senza possibilità di effettuare il turnover a causa del D.L. 34/19 e i due anni drammatici di pandemia che ci hanno messo tutti a dura prova e durante i quali l’amministrazione comunale si è dimostrata molto vicina alla propria gente. In questo contesto credo siamo stati tra i Comuni più attivi durante tutto il periodo emergenziale”.

 Ha deciso di ricandidarsi con una nuova squadra tra uscite eccellenti, new entry e conferme. Ritiene che la squadra sia all’altezza del compito amministrativo?

Questa nuova squadra di governo fatta di esperienza e rinnovamento con giovani è sicuramente all’altezza del compito amministrativo che metterà a disposizione della propria comunità capacità amministrativa e tanta determinazione, nell’intento di concretizzare i principi ispiratori del proprio programma elettorale per soddisfare le esigenze dei cittadini, il vero unico obiettivo dell’azione amministrativa”.

La pandemia ha fiaccato la comunità in maniera importante determinando anche una crisi sociale e politica evidente. Come se ne esce secondo lei?

“Le prossime elezioni amministrative, prima per gli effetti della crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 e, dopo, per gli effetti della crisi bellica scatenata dal conflitto Russia/Ucraina, si terranno in un contesto sociale ed economico molto delicato, complesso e, forse, preoccupante ma anche ricco di opportunità, quelle offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dall’attuazione della SNAI, che potranno fare del nostro territorio un luogo di lavoro, di sviluppo, di inclusione, di uguaglianza, di solidarietà, di diritti nonché un luogo sicuro e attento all’ambiente. Al di là delle pesanti conseguenze che il conflitto in Ucraina avrà sul medio e lungo periodo, nel delineare le linee programmatiche su cui incamminarsi durante i prossimi 5 anni di governo, quindi, terremo ampiamente in considerazione le modifiche alle politiche di governo post pandemia che hanno portato a scenari inediti e interessanti, scenari che potranno influire fortemente sulla vita quotidiana di tutti i cittadini bellesi, scenari che potranno contribuire a costruire un futuro diverso e migliore. Occorrono idee e proposte forti, credibili e di profondo cambiamento quali potranno essere e saranno le nostre”.

 Nel suo programma elettorale si parla ancora una volta del rilancio della risorsa bosco con chiaro riferimento al progetto avanzato e realizzato, qualche anno fa, da un’associazione del territorio. Come mai l’Amministrazione non è ancora riuscita a concretizzare quel progetto insieme ai proponenti?

“Qualche anno fa, esattamente nell’anno 2020, recependo la proposta di valorizzazione turistica della nostra montagna presentata da un’associazione del territorio, l’abbiamo fatta nostra candidandola a finanziamento nell’ambito delle azioni per lo sviluppo territoriale finanziabili con il Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Basilicata, Governo Conte, per un importo di 2 milioni di euro di cui 500.000 euro di investimento privato. Questa proposta progettuale, seppur non ancora finanziata, è stata rimessa al centro dell’agenda del nostro programma elettorale e rappresenta uno dei pilastri della SNAI cui è correlato lo sviluppo economico e la valorizzazione delle risorse locali nell’ambito turistico, con particolare riferimento alle recenti tendenze in materia di turismo trasformativo, quali: il recupero del patrimonio ambientale e culturale, il turismo sostenibile e la realizzazione di un sistema simbiotico tra mondo fisico e mondo digitale. L’obbiettivo è la realizzazione di un sistema intelligente e innovativo e diffuso di fruizione di spazi e luoghi a forte impatto culturale, storico e naturalistico”.

 Parliamo di infrastrutture e trasporti. Leggendo il programma sono previsti diversi investimenti sul territorio tra cui ci sarà anche la figura del Mobility manager. Di cosa si tratta in realtà e come cambierà la mobilità dei cittadini bellesi in futuro?

“Ai fini dell’attuazione di politiche di mobilità sostenibile e gestione del sistema strutturato nella SNAI abbiamo ritenuto opportuno l’attivazione di un Mobility Manager d’Area, funzionale all’ottimizzazione degli spostamenti all’interno dell’area e da e verso l’esterno, e a garantire l’intermodalità, l’integrazione e l’istituzione di servizi di trasporto innovativi e flessibili in coerenza con gli interventi previsti dalla strategia nei settori istruzione, salute e sviluppo locale.  L’opportunità dell’istituzione di un Mobility Manager è scaturita dall’opportunità di una visione unica del sistema complessivo della mobilità in contesto territoriale che, tra l’altro, vede la presenza di due aree industriale ed artigianale nei Comuni di Balvano e Bella oltre che gli scali ferroviari di Bella Muro e Baragiano. Si è immaginato un progetto sulla base di un approccio innovativo e integrato che mira a soddisfare la crescente richiesta di servizi supplementari ed integrativi di Trasporto Pubblico Locale (TPL), promuovendo un minor utilizzo del mezzo proprio, migliorando la mobilità verso i centri servizi principali”.

In questi anni lei si è speso molto per la SNAI e quindi per le Aree Interne. Ritiene che le progettualità come la telemedicina o l’infermiere di famiglia (la legge regionale approvata già nel novembre 2021) e altri progetti possano risolvere il problema dello spopolamento?

“Nell’ambito della politica regionale di coesione, particolare attenzione – quale strumento per lo sviluppo dell’intero Paese – è stata posta alle 72 “Aree interne” a livello nazionale, di cui fa parte anche l’Area Interna “Marmo Platano” presieduta dal Comune di Bella. Il documento di indirizzo “FUTURO DENTRO” approvato dal Comitato Nazionale Tecnico Aree Interne, dalla Regione Basilicata e dal Comune di Bella lo scorso mese di dicembre ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato). Telemedicina, infermiere di comunità, trasporti e mobilità istruzione, turismo e ambiente contribuiranno non solo a migliorare la qualità della vita delle comunità ma anche a ridurre il fenomeno continuo dello spopolamento”.

Nel suo programma si legge anche della blockchain per certificare la filiera del latte. Come il Comune potrà attivare la blockchain e con quali strumenti tecnologici?

“L’elevata qualità dell’ambiente e la presenza di una filiera zootecnica rende necessaria la sua certificazione per la valorizzazione del prodotto che oggi, nonostante la qualità riconosciuta non ha un adeguato valore di mercato. Migliorando le strutture zootecniche e qualificando il prodotto attraverso l’implementazione di un sistema di certificazione della filiera con tecnologia blockchain, saremo in grado di rielaborare le strategie di posizionamento sul mercato e di contenere la produzione anche al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale attraverso la creazione di un sistema di “crediti di sostenibilità”, gestiti sempre con tecnologia a registro distribuito e nello specifico attraverso la creazione di appositi smart contract, a cui ancora aggiungeremo la valorizzazione anche degli scarti di produzione con la trasformazione dei reflui in materia prima per la produzione di energia da biomasse. L valorizzazione delle risorse energetiche locali prende spunto proprio dalla trasformazione dei rischi in opportunità di crescita e di raccordo con il sistema produttivo locale”.

 La digitalizzazione della PA bellese è ancora lontana e il sito istituzionale dell’Ente per informare i cittadini ne è la prova. Cosa intende fare su questo tema per colmare il ritardo?

“Le misure del PNRR dedicate alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione rappresentano un’occasione unica ed irripetibile per trasformare e innovare la pubblica Amministrazione (PA) in chiave digitale. PA digitale 2026 è l’iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le Pubbliche amministrazioni che potranno richiedere i fondi del PNRR dedicati alla digitalizzazione, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza. I 7 investimenti previsti dal PNRR per la digitalizzazione della PA sono messi a disposizione attraverso 14 misure, per un totale di oltre 6 miliardi di euro”.

Nel programma elettorale si parla dell’annosa questione delle Terme di S. Cataldo come possibilità di sviluppo del territorio. Se ne parla da decenni, quando secondo lei vedrà la luce questo progetto?

“La riattivazione e riqualificazione delle antiche terme di San Cataldo attraverso il recupero di un “contenitore” polivalente ricettivo-ricreativo, che comprenda ristorazione, villeggiatura, pernottamento, spazio per il tempo libero, spazio curativo e di benessere per la salute, rappresenta un’occasione irripetibile per la creazione di uno strategico rilancio e valorizzazione dell’area. Nel corso del prossimo mandato amministrativo contiamo di attivare il cosiddetto “azionariato popolare” e attraverso le risorse del PNRR questo progetto finalmente vedrà la luce”.

Parliamo di giovani. I due concorsi in atto non risolveranno certamente il problema occupazionale dei giovani di Bella e della Pubblica Amministrazione bellese considerando anche i pensionamenti degli ultimi 5 anni. Ritiene che ci saranno altri concorsi in futuro?

“Sicuramente sì. C’è l’assoluta necessità di implementare l’organico della pubblica amministrazione per far fronte e concretizzare tutti i progetti, e ne sono tanti, contenuti all’interno della SNAI e per cogliere tutte le opportunità offerte dal PNRR. Pertanto, faremo ogni utile sforzo, per rinforzare l’organico sia attraverso nuovi concorsi e sia ricorrendo a tutte le opportunità assunzionali di professionisti esterni, con contratti a tempo determinato, utilizzando apposite risorse economiche messe a disposizione dal Governo centrale in tema di PNRR”.

Un altro progetto culturale riguarda la costituzione del Museo nell’ex Filanda Gaeta e del suo recupero se ne parla dal 2006, allorquando fu avviato dalla Soprintendenza e dal MiC il procedimento della dichiarazione di interesse del bene dal punto di vista architettonico. Quanto bisognerà ancora aspettare per far sì che questo bene diventi un vero museo come evidenziato nel programma elettorale?

“Riteniamo che questo sia il momento giusto per puntare decisamente al recupero, il riuso e la rifunzionalizzazione di questo bene culturale del patrimonio industriale lucano presente nel nostro Comune che per l’appunto è rappresentato dall’ex Filanda Gaeta. Lo faremo nella convinzione che le risorse del PNRR possano aiutarci, finalmente, a raggiungere questo prestigioso obiettivo nel cosro del prossimo mandato amministrativo”.

Nel suo programma elettorale si parla dell’importanza dell’associazionismo sul territorio e di come il Comune può essere vicino alle associazioni. Ad oggi non tutte le associazioni hanno una sede messa a disposizione dal Comune per le loro attività. In che modo potrà essere risolto questo annoso problema e in quali spazi pubblici?

“E’ nostra intenzione di costruire un nuovo polo dell’infanzia e non solo nell’area Curatella e di razionalizzare l’utilizzo degli spazi dell’attuale plesso scolastico “Mario Pagano”. In questo contesto avremo la possibilità di ricavare degli spazi, all’ultimo piano dell’edificio, da poter mettere a disposizione delle varie associazioni presenti sul territorio. Ovviamente si tratta di un’ipotesi che non esclude altre che saranno vagliate attentamente dalla futura amministrazione”.

Infine, cosa si augura per Bella comunque vadano le elezioni?

“Comunque vadano le cose, il mio augurio è che per il nostro paese si proponga un progetto che metta ogni singolo cittadino tra tutti i cittadini, come noi abbiamo intenzione di fare. L’augurio è ancora quello che Bella diventi sempre di più luogo di una comunità coesa; una comunità tesa a salvaguardare i diritti fondamentali delle persone: casa, lavoro, istruzione, salute, ecc.”.

 

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