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Mal di pancia nel Pd lucano, dalla direzione il monito di Verrastro: «Segretario cambiamo rotta»

La situazione delle imminenti elezioni amministrative ha aperto una crepa tra i Dem lucani. «Questa direzione regionale deve domandarsi se è all’altezza di fare politica», è la dura presa di posizione di Barbara Verrastro

Mal di pancia nel Pd lucano, dalla direzione il monito di Verrastro: «Segretario cambiamo rotta»

La Regina e Verrastro

«Qualcuno un po' di tempo fa ha scritto: “nessun vento è favorevole al marinaio che non sa in quale porto approdare”. Oggi la nave del pd Basilicata ha deciso di non partire, di rimanere ferma al porto. La spedizione della nuova segreteria regionale non è partita con il piede giusto», afferma con non poca amarezza Barbara Verrastro, dalla direzione regionale del Pd. «Abbiamo per le prossime elezioni amministrative pochissimi candidati sindaci del pd. Abbiamo avuto pesanti sconfitte nel recente passato. Abbiamo avuto dei commissariamenti. Tanti conflitti interni della scorsa classe dirigente. C’è stata guerra totale all’interno del pd Basilicata. Con l’elezione del nuovo segretario - aggiunge -abbiamo avuto una provvisoria interruzione del conflitto, che ha iniziato a non piacere né ai tesserati, nè ai tanti elettori di centrosinistra, poiché i termini di questa sospensione dei combattimenti si sono limitati, per il momento, a ripristinare la situazione preesistente allo scoppio della guerra, senza risolvere i problemi che l’avevano provocata. Il caso Policoro è rilevante. Il pd lavora per una alleanza con i 5stelle, Articolo 1 e Sinistra Italiana. Un esperimento di campo largo. Il Pd decide di non sostenere più il candidato del centrosinistra, Gianluca Marrese, che rimanere candidato sindaco, ma con una civica. Una situazione che è stata variata in corso d’opera. Intanto il clima politico cambia giorno dopo giorno. La crisi economica - prosegue Verrastro - è sempre più forte. I giovani, gli operai, gli imprenditori cercano soluzioni. Sabato pomeriggio finalmente ci sarà la direzione regionale del Pd. Perché non convocarla prima della presentazione delle liste? Perché non chiamare i membri della direzione, che si sono candidati alle ultime elezioni regionali, magari creando un esecutivo regionale di partito, e studiare con quest’ultimi la strategia politica, la composizione delle liste e iniziare finalmente a rispondere alla vocazione prima di ogni politico: trovare consenso! E se il Pd non si presenta alle elezioni quando, come e dove dobbiamo recuperare questo consenso? Le elezioni politiche e regionali si avvicinano e non emerge ancora un progetto alternativo al centrodestra. Eppure le condizioni per provare a vincere ci sono tutte. Un partito che punti a riprendersi Potenza, Matera, Avigliano (e tutti i comuni oggi non guidati dal centro sinistra) e la regione tutta, deve essere pronto e determinato ad arrivare a destinazione. Il marinaio deve avere il coraggio di farsi aiutare dai migliori che ci sono nel partito, con nuovi schemi, nuove strategie, nuovi obiettivi. Se tutto deve restare così come l’abbiamo trovato, questa direzione regionale deve domandarsi se è all’altezza di fare politica. Sarò in direzione sabato 21.05 per esprimere la mia opinione sull’occasione persa di queste amministrative e - conclude il dirigente del Pd - come è mio costume politico, provare a dare soluzioni. Segretario cambiamo rotta! La frase di Seneca ci illumini per approdare al porto giusto».

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