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Il Piano genitoriale, Monico: «Si può non essere più marito e moglie senza smettere mai di essere genitori»

Il Piano genitoriale, Monico: «Si può non essere più marito e moglie senza smettere mai di essere genitori»

L’avvocato Pietro Monico, con studio legale Slm in Melfi, e fondatore di PiùFamiglia Slm Consulenza Assistenza Multidisciplinare in ambito Familiare, discuterà sul Piano Genitoriale fornendo risposte ai punti chiave essenziali.

Spiega Monico: “Un Avvocato, soprattutto se si occupa di diritto di famiglia, sa bene che in molti conflitti tra genitori che si apprestano ad una separazione personale, sono i figli a subirne gli effetti negativi e quindi a pagarne le conseguenze se le dinamiche relazionali che intercorrono tra i genitori sono conflittuali. Da sempre, quando nel corso di una separazione affrontiamo il nodo delle decisioni da assumere nell’interesse dei figli, sottolineiamo che “Si può non essere più marito e moglie ma, non si smette mai di essere genitori” e, dal momento che un genitore ha come priorità il benessere dei propri figli o meglio, questo dovrebbe guidarlo nelle decisioni da prendere, uno degli elementi su cui concentriamo il nostro lavoro in caso di separazione, specie se si è in presenza di figli, è rappresentato dalla redazione di un buon piano genitoriale”

“D'altronde, la stessa recente riforma Cartabia, prevede che nel momento in cui ci si appresta a scrivere il primo atto difensivo, l’avvocato debba elaborare anche un piano genitoriale in modo da poter meglio costruire e modulare l’esercizio delle responsabilità dei coniugi rispetto ai figli”.

Ma di cosa parliamo quando ci riferiamo al Piano genitoriale?

“Parliamo di un accordo tra i genitori, un documento che, permetterebbe come meglio gestire le diverse problematiche che di volta in volta scaturiscono nella gestione della nuova dimensione familiare con l’obiettivo, pensando ai figli, di ridurre il conflitto. Faccio qualche esempio: Con quale genitore si trascorrerà le vacanze? Come si festeggeranno i momenti familiari come feste di compleanno, laurea o matrimonio? Chi potrà accedere al registro informatico scolastico? Che tipo di attività extra scolastiche frequenteranno i figli? Quali? Chi provvederà alle spese? Chi li accompagnerà? Come si gestirà la relazione con un nuovo partner? Queste sono solo alcune delle domande che ci si dovrà fare per redigere un buon piano genitoriale”.

Ci sembra di capire che sia un documento importante. Non è cosi?

“Certo! un buon piano genitoriale, se ben fatto, ben coordinato e se redatto insieme, potrà sicuramente ridurre i conflitti e appianare i disaccordi aiutando cosi la famiglia anche ad accettare meglio il cambiamento in atto.  E’ importante per dare una sorta di linea di comportamento aiutando i genitori anche nella loro nuova dimensione relazionale”.

Ma quale l’elemento più importante di questo documento? 

“Sicuramente la sua finalità.  Quella di mettere al centro l’interesse preminente dei figli, non lasciandolo più sullo sfondo di quel conflitto genitoriale”.

La stesura del piano dovrà avvenire necessariamente di comune accordo?

“Non Necessariamente. Come ho detto, riuscire a redigerlo insieme con collaborazione reciproca, sarebbe la strada preferibile ma, si sa, in un conflitto familiare nulla è semplice. Allora, ciascuno dei genitori potrà redigere il proprio piano, mettendo in evidenza le sue idee e proposte organizzative per poi, evidenziare i punti di contatto e quelli di disaccordo e, arrivare ad un piano unico o a fornire al giudice in sede di udienza le informazioni utili relative agli elementi di distanza”

In conclusione, cosa consiglia a chi sta affrontando una crisi familiare?

“Sicuramente come prima cosa quella di non dimenticare mai che “ Si può non essere più marito e moglie ma, non si smette mai di essere genitori” e per questo,  di non trascurare mai il minore ed il suo diritto ad avere una relazione con entrambi i genitori e non renderlo vittima e “messaggero” delle loro emozioni”. Ovviamente consiglio sempre di rivolgersi a dei professionisti per impostare la migliore gestione possibile della nuova dimensione familiare.

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