IL MATTINO
Calcio
12.04.2022 - 16:47
Doveva essere una giornata all’insegna dello sport con i piccoli amici dell’ASD Marmo Platano pronti, nel pre gara, ad omaggiare con le fronde di ulivo e palma, simbolo di pace, i tifosi presenti e la compagine oppidana giunta a Muro Lucano per “disputare” una gara importante per il campionato.
Quello che è accaduto domenica 10/04/2022 al Rigamonti di Muro Lucano, però, ha ben poco a che fare con i sani principi di questo sport.
Con questo comunicato la società ASD Marmo Platano vuole fare chiarezza su quanto accaduto durante la giornata di ieri che avrebbe visto di fronte 2 società “amiche” che negli ultimi 20 anni si sono sempre affrontate in campo a viso aperto, con agonismo, rivalità calcistica e rispetto reciproco e vuole ripristinare la verità storica dei fatti.
La tradizione calcistica e i valori della comunità murese e del Marmo Platano (che ha raccolto l’eredità di una società che è stata una delle più blasonate in ambito regionale), non possono essere messe in discussione da cavilli o escamotage e non permetteremo mai a nessuno di infangare il nome del Marmo Platano, di Muro Lucano e di offendere, con gesti e parole, i nostri tesserati e (soprattutto) i nostri tifosi.
Prima dell’inizio del riscaldamento, alcuni membri dello staff della squadra ospite, muniti di strumenti di misurazione (con fare da ispettori di cantiere), hanno verificato l’altezza delle porte riscontrando un’anomalia e richiamando l’attenzione dell’arbitro. Il tutto come se fosse già premeditato e studiato a tavolino. Con stupore dei presenti, reputando legittima la loro richiesta, la società si è adoperata senza indugio a far si che l’inconveniente venisse sistemato nel più breve tempo possibile, per consentire alle due squadre di affrontarsi sul rettangolo verde e al pubblico presente di assistere ad un match che sa di nostalgia.
Tutto questo è accaduto con le classiche contrapposizioni verbali che si verificano ogni domenica su tutti i campi da gioco del mondo, anche se l’atteggiamento di alcuni membri della squadra ospite, poco collaborativi e restii a voler disputare la gara, ha indispettito (e non poco) il pubblico pagante e gli addetti ai lavori, sin da subito.
Come il 99% dei campi in erba del mondo, purtroppo il terreno di gioco presenta delle irregolarità come dossi e buche dovuti agli agenti atmosferici. Ogni domenica i nostri collaboratori cercano di fare il possibile per consentire di giocare in tutta sicurezza e regolarità le gare dei diversi campionati giovanili e quello di promozione lucana.
Per cui, su richiesta della terna arbitrale, è stato chiesto alla società in un primo momento di scavare con i mezzi a disposizione lungo la linea della porta in modo da recuperare i centimetri di altezza e, dopo aver eseguito il lavoro, l’intervento di un mezzo escavatore per un lavoro a regola d’arte, in modo da rendere il terreno di gioco omogeneo. Il tutto è stato eseguito nell’arco temporale previsto da regolamento.
Ristabilita la regolarità delle porte, sono continuate le lamentele da parte di alcuni membri della squadra ospite, palesando a tutti i presenti l’unico loro intento di giornata: non disputare la gara e quindi vincerla a tavolino. Detto ciò, ci teniamo a ringraziare gli altri giocatori dell’Angelo Cristofaro Oppido, in primis la bandiera Gianpiero Leone, che si sono scusati con i membri dell’ASD Marmo Platano per quanto stava avvenendo, non essendo d’accordo sulla mancata disputa della gara.
Come se non bastassero già i tentennamenti della squadra ospite, la capricciosa terna arbitrale che non poteva far altro che constatare la precisione dei lavori appena effettuati, ha avanzato la richiesta di alzare le porte, come se fosse un’operazione rapida, rendendo vani tutti gli sforzi per poter scendere in campo.
Occorre evidenziare che, il direttore di gara e i suoi assistenti, a seguito del secondo sopralluogo, hanno potuto constatare che le misure fossero quelle previste da regolamento, ma allo stesso tempo hanno ritenuto (senza alcuna valida spiegazione) che la gara non dovesse essere disputata.
A questo punto come se si stesse seguendo un copione di una tragicommedia, negli spogliatoi, il direttore di gara ha chiamato a sé i due capitani, su richiesta delle forze dell’ordine, per decidere sul da farsi, con il rifiuto da parte del capitano della squadra ospite di accettare di scendere in campo e giocarsi la partita ad armi pari.
L’inspiegabile diniego del capitano dell’Oppido avallato dall’arbitro è sembrato a quel punto avere un preciso intento vessatorio nei confronti della società ASD Marmo Platano che da sempre cerca di impartire insegnamenti che partono dagli imprescindibili valori della sportività, dell’ospitalità e della buona educazione. La società si è sentita profondamente lesa e offesa (calcisticamente parlando) soprattutto dall’atteggiamento dell’Angelo Cristofaro Oppido che avrebbe potuto dimostrare la sua superiorità in campo invece di utilizzare mezzucci burocratici pur di ottenere un’eventuale miserevole vittoria a tavolino che potrebbe decidere anche le sorti dell’intero campionato. Chissà se sono state misurate le altezze di tutte le porte dei diversi impianti sportivi della Regione o se è stata un’iniziativa isolata dello staff della squadra ospite di calarsi nei panni di tecnici misuratori solo sul terreno di gioco del Rigamonti.
Con questo dubbio e con educazione, la società ASD Marmo Platano, augura all’Angelo Cristofaro Oppido la vittoria del campionato (come giusto che sia), magari giocando e vincendo le partite sul terreno di giuoco.
Da ultimo va rimarcato che, la società ASD Marmo Platano, in aderenza allo spirito ed ai valori dello sport che hanno sempre animato la compagine murese, al momento della decisione della terna arbitrale di non far disputare la gara, si è adoperata con i propri dirigenti per consentire che il deflusso dei numerosi spettatori accorsi avvenisse in condizioni di sicurezza e senza nessun problema di ordine pubblico.
Dovevamo questo comunicato in primis alla nostra comunità ed ai tifosi e, poi, per far comprendere all’opinione pubblica regionale che leggerà domani una scarno Comunicato ufficiale, il reale svolgimento dei fatti; con una amara considerazione che, a prescindere dalla vittoria o dalla sconfitta, episodi come quelli occorsi ieri, allontanano sempre di più i tifosi dai campi di calcio.
edizione digitale
Il Mattino di foggia