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Il caso dei prof no vax: tornano a scuola ma non in aula. Scalfi (Azione): «Una beffa»

Istruzione. Ecco il report di #FragilItalia su "Gli italiani e la scuola": voto appena sufficiente ma inadatta al mondo del lavoro

«La nuove disposizioni su obblighi vaccinali a carico del personale della scuola sono un pugno sferrato in faccia a tutti i docenti che hanno adempiuto all'obbligo vaccinale, che oltre a salvaguardare la loro salute si sono fatti carico insieme a milioni di altri italiani di un bene collettivo», lo dichiara in una nota Laura Scalfi, componente Direzione nazionale di Azione con delega alla Scuola. «Questi docenti, nel corso di questi mesi, hanno garantito didattica e apprendimento; il ministero invece decide di ‘premiare gli obiettori’ decidendo tra l’altro che la spesa per la loro riammissione sarà a carico del fondo per il premio dei docenti prevista per il prossimo anno. Docenti riammessi -prosegue- che però non potranno svolgere il lavoro per cui sono retribuiti e il cui loro utilizzo resta avvolto da una nube di indefinibilità. Il ministero premia sostanzialmente chi non si è vaccinato a scapito di tutti coloro che hanno fatto il proprio dovere: mancavano solo le ‘beffe’ per mortificare un corpo docente che da anni lotta per veder riconosciuta la propria professionalità e la propria dignità», conclude Scalfi.

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