IL MATTINO
24.10.2021 - 17:21
On. Giovanni Vianello (M5S) relatore in commissione Ecomafie del filone d’inchiesta sulla Cnapi
«Continuano gli incontri del Seminario Nazionale nell’ambito della procedura per la localizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico (DPNT), infrastruttura di rilevanza nazionale che consentirà di stoccare in sicurezza i rifiuti radioattivi già presenti o prodotti nel nostro Paese. Ricordiamo che lo scorso 5 gennaio SOGIN, cioè la Società pubblica responsabile del decommissioning (in pratica, lo smontaggio) degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, ha diffuso la carta nazionale che individua i possibili siti – 67 in sette regioni, Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna -per il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e, contestualmente, il Progetto Preliminare del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, oltre ad altra documentazione fondamentale per conoscere, approfondire, consentire a chiunque di esprimersi in merito». Il deputato tarantino Giovanni Vianello relatore in commissione Ecomafie del filone d’inchiesta sulla CNAPI annuncia le date di confronto tra la Sogin e le Regioni Puglia e Basilicata. «Istituzioni, associazioni e cittadini, anche se non iscritti ad intervenire direttamente al dibattito, potranno presentare domande, osservazioni e proposte tecniche», dice Vianello. «Il confronto è previsto il 26 Ottobre dalle ore 10, ma tutti i cittadini potranno partecipare seguendo la diretta streaming su www.seminariodepositonazionale.it – dichiara Vianello – un argomento molto importante e delicato per tutte le comunità, soprattutto quelle che rientrano tra i potenziali siti idonei individuati dalla CNAPI in Puglia e Basilicata». Le 3 aree individuate in Puglia ricadono nelle province di Bari e Taranto e in particolare nei comuni di Gravina, Altamura e Laterza, mentre gli 8 Comuni lucani ricadenti nelle provincie di Matera e Potenza sono quelli di Genzano di Lucania, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Matera, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso. «Lo scopo - continua Vianello - è quello di creare un confronto pubblico e trasparente, durante il quale verranno discussi i criteri di esclusione e di approfondimento sulla rispondenza delle aree individuate. Molte importante sarà la partecipazione al seminario degli stakeholders interessati al progetto ovvero istituzioni, associazioni e cittadini che, anche se non iscritte ad intervenire direttamente al dibattito, potranno presentare domande, osservazioni e proposte tecniche inviando le istanze all’indirizzo domande@seminariodepositonazionale.it . Le procedure sono totalmente innovative e basate sul confronto continuo tra gli enti locali, Regioni, la Sogin e l’ente di controllo ISIN. Un radicale cambiamento di metodo per arrivare all’individuazione del deposito nazionale rispetto a quanto 20 anni fa il Governo con la forza e senza alcuna trasparenza voleva realizzarlo a Scanzano Jonico», conclude il deputato tarantino Giovanni Vianello.
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