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BASILICATA TERRA DI CINEMA

Ottobre sulla “scia di No time to die”: nuove prospettive

L’ottobre materano porta la firma di James Bond

Ottobre sulla “scia di No time to die”: nuove prospettive

Negli ultimi tempi a chi vive e visita Matera sarà sicuramente capitato di sentirne parlare: “No time to die”, l’ultimo capitolo (cronologicamente parlando) della saga dedicata al più famoso agente segreto del globo ha finalmente visto la luce o meglio, le sale cinematografiche. La sua messa in onda nei cinema era stata fissata, infatti, per l’aprile 2020, uno dei mesi più nefasti che la storia ricordi. Il 29 settembre, però, ha avuto luogo quello che per un anno aveva rappresentato quasi un miraggio a causa dei continui rinvii: la città dei Sassi ha ospitato la prima italiana dell’attesissimo film, con tanto di tappeto rosso e passerella solcati da attori del calibro di Gina Lollobrigida, Giancarlo Giannini e Maria Grazia Cucinotta che avevano recitato in passato nei capitoli della saga. Quella data ha rappresentato solo l’inizio di un intero mese di appuntamenti dedicati al film con protagonista Daniel Craig. “Sulla scia di No time to die” è un programma che l’amministrazione comunale di Matera ha deciso di proporre nel mese di ottobre che consiste in proiezioni, presentazioni ed eventi che ruotano attorno a quello che si può definire il film dell’anno, almeno per la città dei Sassi. Citando alcuni appuntamenti passati e futuri: presentazione e firmacopie del libro “On the tracks of 007 – Italy” di Simon Firth, in anteprima mondiale, nell’ambito del Matera Film Festival, tenutasi lo scorso 7 ottobre; fino all’8 ottobre è stata visitabile la mostra fotografica “James Bond tra i Sassi”; il 6 ottobre è stata la volta di “Bond&Motori”, per gli appassionati delle quattro ruote. Il coinvolgimento della comunità locale non ha, però, riguardato solo gli amanti dei film d’azione o delle auto d’epoca, la “scia di No time to die” ha “travolto” anche le giovani generazioni, quelle che rappresentano il futuro della città e del Paese. È così che le proiezioni e gli eventi sono diventati un’occasione per gli studenti: “No time to die - License to play piano”, ad esempio, ha visto il coinvolgimento del liceo musicale e la presenza di un docente del Conservatorio Duni di Matera. Qualche giorno fa Piazza Vittorio Veneto ha ospitato un laboratorio di scenografia per le scolaresche. Il calendario comprende anche una proiezione in lingua originale per le scuole, con gli interventi di un regista e docente italo-americano e una esperta di sottotitoli. Il prossimo 25 ottobre sarà presentata la clip “James Bond e Sassiwood” al cinema “Piccolo” di Matera.

Si è discusso tanto nel 2019, quando il film è stato girato, di quanta ricchezza avrebbe generato per il territorio lucano la produzione del venticinquesimo James Bond, del fatidico punto percentuale di Pil per la Basilicata. Quello che non era prevedibile era l’impatto mediatico e gli eventi che avrebbero cambiato i piani del 2020.

Che Matera sia terra di cinema non è ormai un mistero: negli anni è, infatti, diventata il set di numerosi film e serie nazionali e non. Ma cosa ha differenziato questa dalle altre produzioni girate nella provincia lucana? Tra il 2002 e il 2003 i Sassi sono arrivati alla ribalta per aver ospitato le riprese della controversa pellicola di Mel Gibson, “La passione di Cristo”, un film diventato cult e che ha riscosso un successo internazionale. Quando il regista americano è arrivato in città, però, i social e il loro potere amplificativo non esistevano e Matera non era stata ancora insignita del titolo di Capitale Europea della Cultura che le ha dato risalto in tutto il mondo. “No time to die” è, invece, arrivato a Matera nell’anno del suo massimo splendore, il 2019, foriero di grandi speranze per il futuro della città. Nel 2020, purtroppo, la pandemia e la situazione ben nota a tutti ha affievolito le speranze, ed è per questo che probabilmente la proiezione tanto attesa dello scorso 29 settembre ha avuto un sapore diverso, per Matera e la Basilicata, e forse per l’intero Paese. Matera ha provato a resistere e ha continuato sulla sua strada, ospitando dal 2017 fino ai primi mesi del 2021 centoquaranta produzioni, come riportato in un articolo del Guardian. Per i Materani vedere la propria città fare da quinta a un film così famoso e apprezzato è indiscutibilmente motivo di orgoglio, così come lo è sapere che al fascino della città millenaria non resistono né i registi, né il pubblico: non a caso il Guardian ha intitolato l’articolo citato “Matera: the gorgeous Italian hill town film-makers can’t resist”.

 

 

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