IL MATTINO
Ambiente
17.08.2021 - 17:17
I due nidi trovati e messi in sicurezza del Wwf in Basilicata si trovano a Maratea (uno è già schiuso). Ma le Caretta caretta continuano a scegliere tutto il Mezzogiorno per riprodursi. La prima schiusa in Sicilia è iniziata lo scorso 6 agosto ad Avola, in provincia di Siracusa, sotto lo sguardo dei volontari e degli esperti WWF. Ed in questo momento sono ben 8 i nidi in schiusa nella zona fra Ragusa e Siracusa e si contano oltre 400 piccole tartarughine che hanno già conquistato il mare per iniziare la loro vita. L'ultimo nido si è schiuso ieri sera a Sampieri, in provincia di Ragusa e sono già oltre 37 le neonate emerse.
Lo rende noto l'Associazione ambientalista sottolineando in una nota che fra Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria sono in totale 62 i nidi di Caretta caretta gestiti e monitorati dal WWF. Solo in Sicilia se ne contano 34 fra le province di Ragusa e Siracusa (di questi 8 in schiusa e 2 già schiusi). Evento straordinario di quest'anno si è verificato nella spiaggia di Gallina ad Avola: in un lembo di sabbia lungo appena 600 metri i volontari, guidati della biologa e operatrice del progetto Life Euroturtles Oleana Olga Prato, hanno trovato ben 6 nidi. Solo nella notte del 14 agosto erano ben 7 le schiuse avvenute contemporaneamente nella provincia di Siracusa. I due nidi trovati e messi in sicurezza del WWF in Basilicata si trovano a Maratea (uno è già schiuso), mentre in Puglia è la provincia di Taranto quella in cui si stanno attendendo le schiuse. In Calabria è attivo per il terzo anno consecutivo il progetto TartAmare. "Solo grazie all'impegno dei volontari, sostenuto anche dal progetto europeo Life Euroturtles - prosegue la nota -, si è creato un vero e proprio network che coinvolge attivamente cittadini residenti, turisti, operatori balneari e Capitanerie di Porto".
"Presto si attendono altre schiuse di nidi segnalati proprio grazie alle collaborazioni fra enti e associazioni e a tutte le attività di sensibilizzazione, formazione e monitoraggio realizzate sul territorio", conclude la nota, evidenziando che "la tutela delle tartarughe marine e delle specie a rischio nel Mediterraneo è uno degli obiettivi della campagna GenerAzioneMare del WWF Italia, che ogni anno unisce volontari, ricercatori, pescatori, imprese per difendere il Capitale Blu e ripristinare l'equilibrio del Mediterraneo, in modo che le persone e la natura possano continuare a prosperare, insieme".
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