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Franco Arminio e la Basilicata: Sei ore di viaggio per giungere a Pisticci, all’ombra della poesia

Il racconto del paesologo passa dai luoghi “firmati dalla luce”

Franco Arminio e la Basilicata:  Sei ore di viaggio per giungere a Pisticci, all’ombra della poesia

Il poeta di Bisaccia, Franco Arminio, attraverso i suoi social ha fatto sapere, lo scorso 22 giugno, di essere in viaggio con 42 gradi, a bordo di un treno in ritardo. La direzione? Pisticci, il Comune del Materano immerso nei Calanchi, un luogo ricco di suggestioni. Di seguito alcune delle parole che l’autore ha dedicato alla cittadina, affidate ad un post pubblicato su Instagram: “Paese firmato dalla luce, ogni cosa è lavorata dalla luce, la luce è il fabbro di questi luoghi. Paese di tegole e di pane, sedia al sole, cuore e cibo di ogni casa come se fosse una piazza ogni porta, ogni balcone”.

Arminio da anni va alla scoperta della natura più profonda e più recondita dei borghi dell’entroterra italiano, in particolare del Meridione, posti custodi di storie di vita e di ricchezza umana. Uno sguardo singolare e una dedizione che gli sono valsi la definizione di “paesologo”, un neologismo che da sempre è associato alla sua figura. “Sono uno che scrive, produco visioni senza l’obbligo che siano coerenti, senza il rigore e la consequenzialità del lavoro scientifico. […]E forse proietto questa mia condizione anche sui luoghi che vado a vedere o a filmare nel mio lavoro che definisco di paesologo” diceva di sé qualche anno fa, come affermato in un’intervista citata dalla Treccani.

Il solido legame con la Basilicata, così vicina alla sua Bisaccia, in provincia di Avellino, parte da lontano. Per citare alcuni dei “passaggi” di Arminio dalla Lucania, si ricordi “La luna e i calanchi”, il Festival della Paesologia di Aliano, un momento di incontro e crescita collettiva per poeti e artisti provenienti da tutta Italia, che nasce e trae ispirazione dallo spirito arminiano.

Lo scorso 9 giugno, non a caso, il poeta aveva scelto Avigliano, in provincia di Potenza, per iniziare il suo viaggio con il suo ultimo libro “Lettera a chi non c’era, parole dalle terre mosse”, dedicato alla fragilità dell’uomo e al potere salvifico della letteratura come testimonianza. Le parole all’interno del testo suonano come un passo in avanti verso la speranza, soprattutto nel 2021, nonostante la storia raccontata sia ambientata nel passato.

Non tutti sanno cogliere la Lucania Interiore come Arminio, che nei suoi incontri parla di poesia, di natura, di passato e futuro, con attenzione e fiducia rispetto alle potenzialità della “Italia interiore”, ovvero delle aree interne. La sua narrazione e le sue poesie risultano vere, efficaci. A testimoniarlo, il seguito online e offline su cui può contare il paesologo, di cui un esempio sono stati i numerosi spettatori accorsi anche dalla Puglia per la presentazione e l’uscita del suo ultimo volume ad Avigliano.

 

 

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