IL MATTINO
Verso l'assemblea di Acquedotto lucano
21.06.2021 - 17:36
Vito Bardi
POTENZA- La scadenza è fissata per il 24 giugno. Di nomi per i vertici di Acquedotto lucano, la partecipata più importante sul territorio della regione Basilicata, ne sono circolati parecchi. Si va dall'avvocato Sergio Lapenna, sostenuto da Forza Italia, all'ex senatore Cosimo Latronico di Fratelli d'Italia, all'ex consigliere regionale Michele Napoli, sempre di Fratelli d'Italia, e per qualche giorno sembrava che l'identikit di un manager proveniente dal mondo bancario avesse quasi convino il governatore Vito Bardi. Erano poi girati i nomi dell'architetto Canio Santarsiero dell'Egrib, valutato dalla Nuova del Sud come «l'uomo delle riforme». Ma anche quello di Giuseppe Pio Musacchio, attualmente al Consorzio di Bonifica, un manager riscoperto da Bardi. E poi ci sarebbe una strizzata d'occhio del governatore verso il leghista Luigi Modrone, che ha rilanciato Sel (durante uno degli incontri per le nomine negli enti in scadenza il senatore Pasquale Pepe avrebbe puntato i piedi chiedendo l'amministratore di Al, ma pare che resti in cantiere l'accordo pre elettorale sulla direzione generale alla Lega). Ieri mattina, poi, la Gazzetta del mezzogiorno in un trafiletto ha sostenuto invece che, siccome la quadra non c'è, si andrebbe verso una proroga fino all'autunno di Giandomenico Marchese, amministratore unico in uscita, voluto dal già governatore Marcello Pittella, che con il dirigente Vito Marsico e il direttore generale Gerardo Marotta, tutti manager estratti dalla sinistra, completa ancora la terna che guida Acquedotto lucano (eredi di una gestione ventennale di centrosinistra). I sostenitori del centrodestra, che attendono lo spoil system dall'inizio della legislatura, cominciano a sospettare che dietro a un'eccessiva attenzione a pesi e contrappesi si nasconda il buon vecchio consociativismo che, se un tempo impediva al centrodestra di arrivare al governo, ora gli impedisce di governare. Anche tra i sindaci di centrodestra, che sono azionisti di Acquedotto lucano, si alzano diversi rumors. E al centro c'è sempre il nome del governatore, accusato di indecisionismo. Dall'ala pentastellata, invece, ancora una volta giocano alle tre scimmiette. Era già accaduto con la riforma dell'Eipli (come ricorda un vecchio articolo apparso su Sassi Live https://www.sassilive.it/cronaca/pubblica-utilita/coordinamento-regionale-acqua-pubblica-di-basilicata-che-fine-ha-fatto-la-stella-dellacqua-pubblica-del-movimento-5-stelle/). “Che fine ha fatto la stella dell’acqua pubblica del Movimento 5 Stelle?”. Tra gli attivisti grillini più di qualcuno comincia a chiederselo.
edizione digitale
Il Mattino di foggia