IL MATTINO
Spopolamento
15.02.2021 - 18:36
BELLA- La popolazione residente del piccolo comune del Marmo Platano continua a scendere. Dai dati dell’Istat, purtroppo, emerge un quadro negativo con una perdita di 75 unità nel 2020 calcolando le varie voci che compongono il numero complessivo dei residenti. Infatti, stando ai numeri certificati dall’Istat, la popolazione al 31 dicembre 2020 si attesta a 4.843 residenti mentre lo scorso anno, sempre al 31 dicembre, la popolazione risultava di 4.918 cittadini. Il saldo naturale nati-morti è negativo con 38 nuovi nati (19 femmine e 19 maschi) e 68 morti. Rispetto allo scorso anno (2019) ci sono stati 5 nati in più e 4 morti in meno. Il rapporto emigrati-immigrati (saldo migratorio) fa segnare un altro dato negativo con 79 cittadini emigrati e 57 immigrati. Negli ultimi 5 anni (2016-2020),infatti, la perdita è stata di 186 persone, ovvero una media di quasi 38 persone all’anno (37,2). Un calo che ha determinato negli anni anche l’addio alla soglia dei 5 mila abitanti, ormai soltanto un ricordo, che si riferisce all’anno 2017 (5.014).
Ma se Sparta piange Atene non ride si potrebbe parafrasare. Infatti nel confronto con gli altri sei comuni del Marmo Platano (Muro Lucano, Castelgrande, Baragiano, Balvano, Ruoti e Pescopagano) nel periodo che intercorre tra il 1° gennaio 2019 e il 1°gennaio 2020, dati alla mano, (demo.istat.it) il campanile che ha avuto la maggiore perdita è stato Muro Lucano con 106 cittadini in meno, passando dai 5.275 del 2019 ai 5.169 del 2020.A seguire in questa non esaltante classifica Ruoti (-50), Baragiano (-37), Balvano e Pescopagano appaiati con un meno 30 e infine il comune più piccolo del Marmo Platano Castelgrande con -21 cittadini.
Il tema del calo della popolazione riguarda tutti i Comuni d’Italia, in tutte le Regioni da nord a sud, passando per le isole e le aree interne e che comprende diverse variabili per un fenomeno molto complesso tra spopolamento, invecchiamento della popolazione, basso tasso di natalità, iscrizioni all’estero dei connazionali, crisi economica, carenza di lavoro ecc. Un mix esplosivo.
Ad esempio, secondo i dati dell’Istat, la popolazione in Italia al 31 dicembre 2019 si è ridotta di 175 mila unità rispetto al 31 dicembre 2018, ma sostanzialmente stabile se si considera l’ultimo censimento del 2011. Nel 2019, i nati complessivamente in Italia sono stati 420 mila, il picco negativo mai registrato dall’Unità d’Italia e quasi 20 mila in meno rispetto all’anno prima. In pratica per 100 persone decedute arrivano solo 67 nuovi nati. La popolazione si è ridotta nei comuni con meno di 5 mila abitanti, mentre è aumentata nella fascia dei comuni compresa tra 50 mila e 100 mila abitanti.
La Basilicata non fa eccezione in quanto solo nel 2018 sono andati via 1715 giovani tra i 18 e i 30 anni ed è la regione che insieme al Molise è quella con il maggior calo demografico d’Italia.
Nella speranza di tempi migliori la popolazione diminuisce ovunque e non può essere cosa buona.
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