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«Il piacere digitale»: com'è cambiato il sesso con la tecnologia

Il manuale dello psicologo Spaccarotella per affrontare relazioni e sessualità in questo mondo iperconnesso

«Il piacere digitale»: com'è cambiato il sesso con la tecnologia

Sesso e amore hanno subito dei grandi cambiamenti a causa della pandemia Covid segnata da pesanti lockdown e distanze necessarie. Il piacere si è mosso in rete tra app, social e nuove tipologie di legami. Il Dott. Michele Spaccarotella Psicologo Clinico e Psicoterapeuta è autore del libro “Il piacere digitale” nel quale ci offre non solo delle spiegazioni importanti su ciò che sta accadendo sul piano affettivo e sessuale, ma offre anche un “manuale d’istruzioni” per affrontare relazioni e sessualità in questo mondo iperconnesso.

Quale mutamento ha subito il desiderio nell'era digitale? Penso che la nostra società “iper” (iper-connessa, iper-visibile, iper-assimilante) sia più vicina ad una dimensione di soddisfazione del bisogno che a quella del desiderio, anzi più precisamente tesa a creare un bisogno che deve essere immediatamente gratificato. Se abbiamo fame, possiamo utilizzare Just Eat, se vogliamo conoscere qualcuno possiamo scaricare Tinder, se vogliamo guardare una serie tv, possiamo accendere Netflix. Chi ha creato e perfezionato app e devices tecnologici conosce esattamente quali aree del nostro cervello andare a stimolare, quali contenuti suoni e colori rendono irresistibile la consultazione e soprattutto la reiterazione del comportamento. Non è un caso che le moderne strumentazioni digitali possano essere facilmente utilizzate anche da neonati o bambini in tenera età. Il bisogno sembra essere collegato alle dimensioni di urgenza, impellenza, compulsività, immediata gratificazione; il desiderio sembra invece richiamare ad una lontananza, una distanza, una carenza, che genera la ricerca dell'oggetto desiderato appunto. Il collegamento tra erotismo, piacere e desiderio rischia dunque di rimanere arenato, incagliato, bloccato nella secca della comodità, del tutto e subito. Le relazioni moderne purtroppo stanno molto risentendo di questo meccanismo "usa e getta”.


La rete davvero permette di instaurare legami reali, o spesso li limita senza mai davvero entrare nella relazione? La Rete rappresenta uno strumento potente, dalle smisurate potenzialità, un grande ponte tra gli esseri umani, che mette in collegamento anche persone geograficamente distanti tra loro. Permette la creazione di amicizie, legami, storie d'amore. Alcune relazioni nate in ambito virtuale sono e diventano profondamente reali, altre invece sono "liquide". Ci si conosce sui social network, si parla in chat, ci si innamora, si scambiano foto nei messaggi privati, ci si tiene “sotto controllo” nelle stories, ci si lascia tramite messaggeria istantanea. Il tutto, spesso, senza neanche mai essersi incontrati. Questo è il più grande rischio del virtuale: la facile idealizzazione dell'Altro. Chi non si impegna mai realmente in una relazione dal vivo, si sta negando anche la possibilità di crescere e rischia di rimanere incastrato in una fase autoriferita: il rapporto esiste fin quando può portarmi qualcosa di positivo, finché mi è utile, non appena verranno a galla alcuni nodi, si “taglierà la rete” e si mollerà la presa ancor prima di dover affrontare le difficoltà e l'impegno che un rapporto richiede. Le relazioni nate e vissute online possono essere molto appaganti, ma non devono mai divenire un sostitutivo del rapporto reale. 

Quale dovrebbe essere la nuova educazione-sessuale per i giovani ragazzi che iniziano ad approcciarsi all’intimità nell’attuale società tecnologica? Il tema della sessualità rappresenta un vasto campo di esplorazione della propria persona, fatto di emozioni, relazioni, contatto, fantasie, desideri. C'è dunque bisogno di educare all’affettività, all’emotività, alla relazione e soprattutto al rispetto dell'Altro. Nonostante le nuove tecnologie e la montagna di informazioni che ogni giorno, adolescenti ed adulti, possono trovare su Internet ed app informative sembra emergere a chiare lettere l'importanza di costruire percorsi di educazione alla relazione. La sessualità rappresenta un'area della vita di ogni essere umano nella quale si apprende per sempre, per tutto l'arco di vita. Cambia il corpo, cambiano i bisogni, le sensazioni.  Per maturare un atteggiamento positivo e responsabile verso la sessualità, i ragazzi in primis hanno bisogno di conoscerla a fondo. 

Quale invece potrebbe essere un aiuto per i dipendenti del mondo online e totale distacco o rifiuto della realtà? Scrivendo questo libro ho voluto creare un testo che potesse aiutare a riflettere o quantomeno a soffermarsi sulle nostre azioni, evitando di cadere nel tranello della comodità, della routine, dell’agire non ragionato, che spesso nasconde i rischi più insidiosi. Non dobbiamo permettere al virtuale di sostituire ciò di cui più prezioso abbiamo: la relazione. Il bisogno di controllo, la noia e la solitudine sembrano essere diventati i mali dell'uomo moderno ed il cellulare riesce a colmare perfettamente tutti questi vuoti. Il piacere digitale può essere raggiunto solo se riusciamo nella grande sfida di integrare adeguatamente lo strumento tecnologico nelle nostre vite.

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