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crisi di governo

I 15 minuti di celebrità del "costruttore" Ciampolillo tenuto in gioco dal presidente del Senato

Teresa Bellanova aveva lanciato il monito di un Premier intento a ricerche tartufate in quel di Palazzo Madama. E dopo il voto al Var, Ciampolillo alza la posta: «Mi piacerebbe fare il ministro dell'agricoltura».

I 15 minuti di celebrità del "costruttore" Ciampolillo tenuto in gioco dal presidente del Senato

Alfonso Ciampolillo

Si arrampicò su un ulivo per offrirgli la sua immunità parlamentare e salvarlo dalla Xylella. Inventò una cura per il Covid basata sulla vaporizzazione della cannabis. Fu espulso da Grillo per i rimborsi


"Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti." Lo diceva il visionario artista Andy Warhol. Il suo quarto d'ora di celebrità se lo è preso tutto e a gamba tesa anche il senatore Alfonso Ciampolillo detto Lello. Per la prima volta nella storia si ricorre alla moviola in aula per valutare o meno la regolarità di un voto. Un voto pesante e delicato.
Si vocifera fosse in bagno. Il senatore ha chiesto di votare dopo essere risultato assente alle due chiame, ma il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, lo ha bloccato: «Avevo già chiuso la votazione della seconda chiama». Tra proteste e assembramenti, spiccava anche la sagoma del viceministro alla Salute, Sileri. Lo stesso che quotidianamente ricorda l'importanza delle restrizioni e del divieto tassativo di assembramenti: "fate come dico, non fate come faccio" direbbe il saggio. La Casellati, ad un certo punto, in nome del primordiale principio di democrazia ha deciso di rivolgersi alla sala regia per rivedere, in zona Cesarini, il video della votazione. Era arrivato in tempo per esprimere il proprio voto? E immancabile il commento goliardico di alcuni senatori: "è l’assistenza video, il Var". Alla fine, dopo la verifica del filmato, la Casellati ha riammesso Ciampolillo che ha votato sì, prendendosi di diritto il suo quarto d'ora di celebrità, superando di gran lunga la mortadella del senatore Nino Strano (AN) per festeggiare la caduta del governo Prodi. Chi è Lello Ciampolillo? Nato a Bari, 49 anni da compiere il 2 febbraio, professione impiegato. Senatore alla seconda legislatura ed evidentemente deve essersi affezionato alla poltrona. Eletto nella circoscrizione Puglia con i Cinque Stelle, era stato espulso per i mancati rimborsi. Riguardo alla epidemia del batterio Xylella, che ha colpito l'olivicoltura italiana, specialmente quella pugliese, Ciampolillo si schierò con il fronte di chi, con posizioni di negazionismo del problema, si opponeva all'abbattimento degli alberi. Durante una plateale protesta si arrampicò su un ulivo per abbracciarlo e trasmettergli la sua immunità parlamentare per combattere il batterio, avvalendosi anche di una saponetta allo zolfo. Si è sempre schierato a favore della legalizzazione della cannabis, avanzando la proposta, senza alcun fondamento scientifico, di impiegare prodotti derivanti dal fiore della cannabis per contrastare il coronavirus. Aveva anche inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza: «Spero che il mio contributo possa essere di aiuto in questo drammatico momento». Come se non bastasse dopo aver offerto un voto fondamentale per cercare di mantenere in piedi un governo raccogliticcio e fragile ha espresso il piacere - eventualmente - di diventare ministro dell'agricoltura. «E’ stata una giornata lunga», dice all’Adnkronos . «In un momento così critico per il Paese», spiega, «Ritengo necessario porre l’interesse comune della Nazione avanti a singoli interessi di partito». Ma le ultime parole famose sono queste: «Il Paese ha bisogno di un governo che operi e non di queste sceneggiate da Prima Repubblica». Il costruttore Ciampolillo al mercato di Conte.

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