Cerca

La salute dei bambini: dormire insieme con mamma e papà, quanti pregiudizi

Le mamme, soprattutto quelle più giovani, vivono a metà tra il voler assecondare il loro istinto materno e quello che ieri pomeriggio ha detto la nonna: prima va a dormire nel suo letto, meglio è per tutti

La salute dei bambini: dormire insieme con mamma e papà, quanti pregiudizi

Il sonno è uno degli argomenti più comuni tra i genitori, soprattutto quando il bambino è molto piccolo. Alcuni genitori sono preoccupati perché, se sono fortunati, si addormenta dopo molti tentativi oppure perché si addormenta ma si risveglia dopo pochi minuti; altre volte ancora perché si addormenta solo con la mamma o, come ho sentito spesso dire, perché ha invertito il giorno con la notte. In tutti questi casi di sconforto, debolezza, mancanza di energia e mortificazione, viene quasi spontaneo cercare il confronto con altri genitori oppure con i propri: molto probabilmente, nessuno come chi ci è già passato può comprendere il vissuto e costituisce un buon antidoto contro quella solitudine e quella disperazione che, ogni tanto, sopraggiungono. È bene ricordare, però, che il senso comune è spesso pregno di pregiudizi che si tramandano di generazione in generazione e questi pregiudizi, purtroppo o per fortuna, non sono sempre molto clementi con i genitori e con il loro sentire. Il sentire del genitore, la capacità del genitore di mettersi in ascolto dei bisogni del suo bambino è un ingrediente – anzi, direi l’ ingrediente – principale nella e della relazione genitore – figlio. Mi capita spesso di assistere a molti dibattiti sul dormire insieme e le mamme, soprattutto quelle più giovani, vivono a metà tra il voler assecondare il loro istinto materno e quello che ieri pomeriggio ha detto la nonna: prima va a dormire nel suo letto, meglio è per tutti. Il dormire insieme (co-sleeping), infatti, è una pratica che, secondo troppe persone, sarebbe associata al viziarli, al renderli dipendenti dai genitori e ad una relazione coniugale disfunzionale. Sorprenderà sapere che non ci sono evidenze scientifiche riguardo a queste correlazioni ma, al contrario, la scienza ribadisce con forza che la pratica del co-sleeping è associata all’autonomia e all’indipendenza del bambino, chiamando a sostegno la Teoria dell’Attaccamento proposta dallo psicoanalista John Bowlby. Ancora più sorprendente è sapere che essa è una pratica diffusa in tutti i popoli del mondo e in tutte le culture ad eccezione di quella occidentale che, invece, si muove sempre di più nell’ottica di patologizzare il contatto e la vicinanza madre/padre-bambino. Ci sono moltissimi miti sul sonno dei bambini che vorrei contribuire a sfatare con i prossimi articoli. Quello che mi piacerebbe arrivasse, per iniziare, è che nessuna modalità di essere e di fare il genitore dovrebbe essere vissuta come un’imposizione, come un rigido copione sequenziale che il ruolo del genitore deve: le scelte, purché libere e condivise da entrambi i genitori e benefiche per il bambino, hanno tutte ragione di esistere!

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione