IL MATTINO
Eccellenze Lucane
09.12.2020 - 09:41
«Il miglior pandoro del 2020 - si legge nell’articolo di Rossella Neri - è quello di Vincenzo Tiri, ormai celebre lievitista di Potenza che arriva al vertice per il carattere impresso nel lievitato»
Ancora una volta in vetta alle classifiche italiane, Vincenzo Tiri il lievitista tra i più premiati d’Italia, 39enne di Acerenza, conquista la giuria di Dissapore con il suo miglior Pandoro di sempre.
«Il miglior pandoro del 2020 - si legge nell’articolo di Rossella Neri - è quello di Vincenzo Tiri, ormai celebre lievitista di Potenza che arriva al vertice per il carattere impresso nel lievitato.
Una consistenza che non sembra appartenere a questo mondo, soffice come una nuvola si compatta in bocca per sciogliersi poi in un vortice di burro e vaniglia. Ma la nota caratteristica, che farebbe riconoscere questo pandoro tra mille, è il suo profumo appuntito dato dall’abbondante (e costosissimo) uso di vaniglia Thaiti, aggiunta non solo all’impasto ma anche al sacchettino dello zucchero preparato in pasticceria. L’altra qualità di questo pandoro è l’uso di tre lieviti madre, uno arrivato da San Francisco per l’occasione. Ma non aspettatevi il gusto della fermentazione, quanto piuttosto delle note fruttate, di frutti che non avete ancora assaggiato».
Una vittoria questa che si somma ai numerosi primi posti nelle classifiche riguardanti il Panettone e la Colomba e completa il palmares del lievitista acheruntino: «È emozionante sapere di aver conquistato i gusti della giuria con il mio Pandoro, realizzato con una miscela di tre lieviti naturali diversi, frutto di una lunga ricerca che mi ha portato a scegliere i migliori ceppi del mondo. Anni di studio che hanno reso il nostro Pandoro l’Extrasoffice. Non è stato facile creare un Pandoro che fosse all’altezza del nostro Panettone. Ci sono voluti ben 4 anni per renderlo estremamente soffice, leggero e gustoso come ci si aspetta da un lievitato firmato Tiri».
Come tutti i prodotti Tiri, la produzione del Pandoro è davvero limitata, sono infatti pochissimi i pezzi disponibili segno della vera artigianalità dell’azienda lucana. Migliaia le visite al sito nella serata di ieri, martedì 8 dicembre, che hanno mandato in tilt il server dimostrando tutto l’affetto e l’attenzione nei confronti dei prodotti del famoso lievitista.
Tiri 1957, è la prima pasticceria al mondo di soli dolci lievitati, fondata da nonno Vincenzo e, passata al figlio Michele. Vede emergere dal 2004 la terza generazione con Vincenzo e Giuseppe. Passo dopo passo, le classifiche dei maggiori giornali di settore vengono espugnate dal brand lucano, il loro Panettone diventa infatti il più premiato d’Italia. Dopo la Colomba, anche il Pandoro raggiunge livelli altissimi, divenendo un nuovo importante tassello da collezionare tra i successi del golden boy della Pasticceria italiana.
edizione digitale
Il Mattino di foggia