IL MATTINO
Digital divide
05.12.2020 - 18:27
BELLA– La fibra è attiva e i 43 operatori possono effettuare la vendibilità del servizio. In teoria. In pratica non ancora. Alcuni cittadini, contattati, hanno fatto richiesta di attivazione del servizio a banda ultra larga, ma non è ancora possibile avere il servizio ad un mese dall’annuncio (17 ottobre) dell’attivazione della fibra. Specifichiamo che Open Fiber che la vendibilità internet non dipende da Open Fiber.
Ma andiamo con ordine. La convenzione sottoscritta il 4 aprile 2018 tra Regione Basilicata, Comune di Bella, Mise e Infratel Italia Spa, garantisce la banda ultra larga (BUL).A Bella centro, ad oggi, risultano raggiungibili dalla fibra 1822 utenze in FTTH (cioè la fibra che arriva fino a casa) e 925 utenze con la tecnologia FWA, cioè un sistema di trasmissione che sfrutta determinate frequenze dello spettro radio per garantire i servizi internet a banda larga. Diversi cittadini (circa 12) hanno segnalato alla segreteria generale del Comune la non copertura del loro indirizzo per facilitare il lavoro di Open Fiber (gestore della fibra) nell’aggiornamento del database. Non risulterebbe ancora coperto dalla fibra il Comando Stazione Carabinieri, nonostante le autorizzazioni già concesse dal Comando Generale dell’Arma. Mentre a scuola è arrivata la borchia ottica installata da Open Fiber, ma manca l’attivazione del servizio che dovrebbe essere garantito dal Comune. Per quel che riguarda l’edificio del giudice di pace la cablatura è avvenuta, mentre per la caserma dei Carabinieri Forestali i lavori di cablatura non stati ancora eseguiti anche se sussistono le autorizzazioni. Anche il Comune pare sia cablato.
E, per capirne di più, abbiamo chiamato diversi operatori (IsP) che tecnicamente possono erogare il servizio per conoscere quali siano, ad oggi, le difficoltà. Il primo operatore contattato, dopo aver visionato la copertura del nostro indirizzo, ci ha detto che lo stesso non è coperto per un problema di database da aggiornare a cui corrisponde un acronimo (SNC..). Tradotto, il servizio è erogabile ma serve fare questo aggiornamento. Si fa la richiesta di contratto e poi la pratica passa ad Open Fiber che deve, con un suo tecnico, verificare sul campo come collegare la fibra all’apparato dell’utente verificando se ci sono poi scavi da fare o altro. Successivamente in un secondo intervento, con tempi molto variabili, si dovrebbe attivare il tutto. Il secondo operatore contattato non ha saputo fornirci altre spiegazioni oltre alla verifica della non copertura dell’indirizzo indicato. E quindi niente fibra. Il terzo operatore dopo aver acquisito i nostri riferimenti si riservava di contattarci successivamente per darci le indicazioni.
L’importanza della fibra non è soltanto legata all’andare più veloci nella connettività ma anche fare meglio alcune cose come la DaD, la telemedicina, lo smart working o migliorare le attività delle imprese soprattutto in questo periodo che stiamo vivendo.
L’attivazione della fibra è importante anche per beneficiare del “Piano voucher per la connettività”, messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che permette ai cittadini con un ISEE inferiore ai 20 mila euro di beneficiare con la forma di un rimborso del voucher da 500 euro valido per l’acquisto di traffico internet e un pc o tablet (200 euro per internet ad almeno 30 Mbps e 300 euro per tablet o pc). La procedura è a carico delle società scelte dal cittadino utente. Per la Basilicata la dotazione finanziaria è pari a 6.856,239 euro.
E in secundis anche le imprese potranno chiedere il voucher da 2000 euro per internet per una connettività da 20 mbps al secondo o 1 giga in base alla tipologia rete.
In attesa di nuovi sviluppi, la fibra c’è ma il servizio tarda ad arrivare. E ancora non si vola.
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