IL MATTINO
L'epidemia in Basilicata
28.11.2020 - 08:00
Tolve, al via oggi (sabato) la seconda giornata di screening per alunni e personale docente e non
Pasquale Pepe, dove non arriva il governo arriva il sindaco leghista
“Ho percepito uno spazio vuoto e mi sono detto che dovevo interessarmene, che moralmente dovevo una risposta ai miei concittadini”. A parlare è Pasquale Pepe, senatore leghista e sindaco di Tolve. Lo spazio vuoto è quello lasciato dal governo centrale in materia di screening sul Covid.
Tolve oggi darà avvio alla seconda giornata di screening nel chiostro del Municipio. Oltre duecento i test rapidi antigenici previsti per la giornata, dedicati agli alunni della scuola elementare e media di Tolve, oltre che al personale docente e non. E non è casuale che i tamponi di questa seconda tornata siano dedicati alla scuola, dopo quelli per carabinieri, forestali, volontari, polizia locali e commercianti dello scorso week end. “L’auspicio è che il 4 dicembre le scuole riaprano, e se così fosse avremo tutto il tempo, di effettuare il secondo tampone di verifica a coloro i quali dovessero risultare positivi”, spiega il sindaco Pepe, che ha fatto delle parole “sicurezza” e “certezza” in termini di salute, la chiave di questa battaglia che di frutti ne sta portando. Dopo la prima giornata di tamponi in modalità drive-in, infatti, su 175 tamponi effettuati con la collaborazione della Croce Rossa (che mette a disposizione personale qualificato infermieristico e medico), solo 8 sono risultati positivi, poi negativi al tampone di verifica. Al tracciamento di oggi seguirà poi una terza giornata che mira ad effettuare il test ad almeno un membro per famiglia, sempre su base volontaria. Insomma, volere è potere. “Non potevamo aspettare che Mamma Regione deliberasse in materia o allargasse i cordoni della borsa soprattutto dinanzi alle evidenti difficoltà del sistema sanitario lucano, e così con fondi comunali abbiamo avviato questa campagna che ha reso più sicuri i cittadini”, dice ancora Pepe. All’insegna del pragmatismo, quindi, il lavoro di Pepe che nei giorni scorsi ha presentato un emendamento al Dl Ristori, condiviso coil gruppo della Lega al Senato. L’intenzione è quella di salvare dal limbo in cui si trovano, “quei comuni che hanno subito provvedimenti ristrettivi regionali, che sono rimasti in zona rossa per almeno sette giorni, creando un fondo di cento milioni di euro per tre mesi”.
All’alba del 3 dicembre, quando un nuovo Dpcm ridisegnerà la geografia del Paese all’ombra del Covid, quello che si aspetta il sindaco Pepe per Tolve e per l’Italia, è “un allentamento razionale delle misure in base alla specificità territoriale, sempre responsabilmente e a tutela della salute, nell’ottica di ridare ossigeno all’economia”. Quindi maggiori poteri e responsabilità ai sindaci, gli unici ad avere il polso della situazione. In questi mesi a supportare il lavoro sul territorio del sindaco, anche la comunicazione sui social: una presenza discreta ma costante, pronta a fornire informazioni, a spronare, a spiegare, a rassicurare. Perché i sindaci devono essere protagonisti e non gregari, “con umiltà, autorevolezza e responsabilità”.
E vista che l’emergenza Covid passerà e bisognerà occuparsi ancora di tutto il resto, Pepe si porta avanti chiedendo al ministro dell’Interno Lamorgese, attraverso una interrogazione, “come intende intervenire per porre rimedio al progressivo depauperamento degli organici della Polizia di Stato nella provincia di Potenza”. Una battaglia affrontata anche in passato dal senatore Pepe, che chiede al ministro “di farsi garante di un potenziamento significativo degli organici della polizia”.
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