IL MATTINO
ospedalesancarlo
05.08.2020 - 12:55
Massimo Barresi
Nel luglio del 2018 l'inchiesta della Procura di Matera sulla sanità lucana e su alcuni episodi di manipolazioni di concorsi e di raccomandazioni aveva scosso i palazzi di Viale Verrastro. Arresti domiciliari per l'ex presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella (Pd) e sospensione dal suo incarico in virtù Legge Severino. Le funzioni di presidente per la gestione dell'ordinaria amministrazione passarono all'assessore alla sanità Flavia Franconi in qualità di vice presidente della giunta regionale. Ai domiciliari finirono altre 20 persone, tra cui Giovanni Chiarelli, commissario straordinario dell'Azienda sanitaria di Potenza. Due le persone in carcere: Pietro Quinto e Maria Benedetto, rispettivamente commissario e direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria di Matera. L'operazione della Guardia di Finanza «Suggello» riguardò complessivamente 30 persone. Il 28 dicembre del 2018 il presidente della giunta regionale facente funzioni Franconi nominò il dott. Massimo Barresi nuovo direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza. Ex dirigente dell' Unità Operativa Complessa Gestione Risorse Umane del Cardarelli di Napoli. La sua nomina arrivò all’indomani della rinuncia formalizzata dal dott. Angelo Cordone direttore sanitario della Fondazione Carlo Besta di Milano, nominato precedentemente dalla giunta regionale sulla scorta delle valutazioni effettuate da una apposita commissione tecnica che nella terna dei nomi trasmessa all’esecutivo lucano aveva individuato anche il dott. Barresi. Nel gennaio del 2019 il nuovo Direttore Generale dell'ospedale San Carlo prese servizio tra lo stupore generale di una nomina tanto importante quanto delicata arrivata durante le feste natalizie, in regime di prorogatio della giunta regionale guidata dal vicepresidente e proprio a seguito di un'inchiesta sulla sanità che di fatto aveva estromesso il presidente in carica Pitella. «Considerando l’esperienza curriculare di Barresi, che attesta la sola attività di gestione del personale, svolta attualmente presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli, chiedo alla Giunta, guidata oggi dalla Presidente facente funzioni, Flavia Franconi, se questo professionista è davvero all’altezza di un compito così importante e complesso. Essere direttore generale del’AOR San Carlo significa occuparsi dell’organizzazione e la gestione assistenziale di migliaia di utenti, prendere decisioni relative ad atti di programmazione economica e finanziaria, alla gestione dei bilanci e dei fondi disponibili, alle nomine di medici dirigenti di strutture semplici e complesse, alla tecnologia, ai farmaci. Si assiste alla spartizione di poltrone e alla scientifica occupazione di potere con la legislatura abbondantemente scaduta» affermò in un duro comunicato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianni Leggieri. Dopo le elezioni regionali del 24 marzo che vedono per la prima volta nella storia il trionfo in Basilicata di una coalizione di centrodestra la situazione assume un contorno paradossale: dopo alcune perplessità sulla gestione Barresi sollevate più volte dal consigliere regionale Dina Sileo (Lega) nel dicembre dello stesso anno su iniziativa della minoranza che all'epoca della nomina di Barresi era maggioranza, viene proposta la sua rimozione. Suscitarono un certo stupore le affermazioni dell'ex presidente Pittella che ne chiedeva la risoluzione del contratto. Barresi, di fatto, sedotto ed abbandonato dalla classe politica che lo aveva precedentemente nominato ma protetto con un surreale dietrofront del centrodestra che preferisce "congelare" la situazione. Can che abbia non morde.
Attualmente, nella fase post Covid, il San Carlo, come più volte denunciato dagli utenti, stenta a ripartire. Oggi il Tar ha stabilito che la nomina del dott. Barresi alla guida del San Carlo era illegittima. Il Tar ha accolto la fondatezza delle ragioni di Giuseppe Spera ed, in attesa delle motivazioni della sentenza, dal punto di vista giudiziaro si chiude un capitolo ma dal punto di vista politico si aprono nuovi scenari, con una giunta regionale che, a torto o a ragione, prossimamente dovrà prendere delle decisioni molto importanti per il nosocomio di riferimento regionale.
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