IL MATTINO
Informazione
22.06.2020 - 12:00
Presidente del Corecom Basilicata Antonio Donato Marra
Ogni evento ha i suoi sciacalli. Sulla pandemia che ha sconvolto il mondo, gli sciacalli ci hanno marciato, creando notizie ad hoc che non hanno di sicuro aiutato i milioni di italiani chiusi a casa, anzi. Le bufale hanno il compito insano di divulgare notizie false e non verificate, molte volte creando panico e timore. Anche la Basilicata purtroppo non è stata immune da “l’altra epidemia”: “la bufala dell’elicottero sanificante”, il “lockdown consigliato agli abitanti di Policoro, Pisticci e Bernalda” e “i protocolli pandemici di Montalbano del 14 marzo” sono solo tre esempi delle segnalazioni pervenute all’Osservatorio sulle fake news Coronavirus, nato grazie all’intesa tra Comitato regionale delle comunicazioni e l’Ordine dei giornalisti di Basilicata. Il report realizzato da Dora Attubato e Sissi Ruggi è visionabile sul sito del Corem e riporta un’analisi del periodo dal 21 febbraio al 15 giugno 2020. Il testo cita le varie segnalazioni realizzate da alcune testate lucane, da associazioni, da privati cittadini e dallo stesso Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Basilicata. Da questa analisi emerge l'ottima condotta de “Il Mattino” ha contribuito alla corretta informazione, non riportando alcuna notizia falsa o non verificata. Questo atteggiamento ha premiato il giornale, le cui notizie online sono state visualizzate con un incremento del 30 per cento rispetto allo stesso periodo relativo al 2019. I lucani hanno sicuramente dedicato una buona percentuale del proprio tempo alle notizie locali, interessandosi all’andamento dei contagi e alle varie news riportanti i dati della pandemia. La redazione de “Il Mattino” ha contattato Antonio Donato Marra, presidente del Corecom Basilicata per fare un quadro della situazione lucana.
La cosiddetta “altra epidemia” ha colpito anche la nostra regione. Molti i messaggi bufala su Whatsapp. Si può realizzare un’analisi relativa alla fascia d’età coinvolta in questi scambi di messaggi mendaci? Si pensa spesso alla generazione dei baby boomers, o può considerarsi un problema generale per tutte le fasce d’età?
«Uno studio scientifico pubblicato su Science Advances, ha stabilito che i cosiddetti “boomer”, quelli nati tra il 1946 ed il 1964 negli Stati Uniti ed In Europa, in sostanza gli over 60 sono i principali condivisori e viralizzatori di fake news on line. Io credo che sia un problema più ampio che colpisca in maniera trasversale, l’Agcom dice addirittura che colpisce il 60 per cento degli italiani determinando una vera e propria “patologia” della percezione della realtà provocando una distorsione dei rapporti sociali, politici, economici».
Alla luce di questo report, come considera la qualità della comunicazione da parte degli uffici regionali preposti?
«La comunicazione da parte degli Uffici regionali credo sia efficiente, efficace ed esaustiva almeno per quanto riguarda il rapporto tra Corecom ed Ufficio stampa regionale ho sempre trovato pronta collaborazione ed è un obbligo per il sottoscritto citare a tal proposito , un nome su tutti che è quello della dottoressa Nicoletta Altomonte, sempre sul pezzo come si suol dire».
I giornali lucani e i giornalisti sono stati sempre impegnati in prima linea nel racconto dell’emergenza. Alcuni di essi hanno anche dovuto affrontare fisicamente il contagio. Cosa fare concretamente per la categoria? Ci saranno degli interventi dedicati?
«Il Covid-19 ha coinvolto il giornalismo e i giornalisti imponendo loro un nuovo stile, non solo di vita, ma anche di comportamento professionale. Pertanto si sono attenuti ad “informare e non allarmare” con la diffusione di notizie “controllate e pertanto veritiere”. A mio avviso i giornalisti vanno tutelati ed aiutati in questo momento con interventi mirati soprattutto va riconosciuta la professionalità anche per i giornalisti on line. Purtroppo non posso assolvere a questo compito che non è mio ma della politica».
I giornali online e cartacei hanno seguito la pandemia passo dopo passo. Risulta che i lucani abbiano incrementato le visualizzazioni delle notizie locali. Qual è il suo parere sulla qualità della stampa lucana?
«La stampa lucana ha assunto un ruolo decisivo nell’informare la gente, soprattutto nei momenti di crisi e di disorientamento come quello che stiamo attraversando a causa della pandemia. Abbiamo avuto a disposizione articoli e ascoltato “esperti” con le opinioni più disparate, nonché politici e amministratori locali. Credo che la stampa Lucana non debba dimostrare più nulla, ha sicuramente raggiunto un’alta professionalità».
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