IL MATTINO
L'epidemia in Basilicata
20.04.2020 - 12:12
Carmine Ferrone
“L’allarme del comparto agroalimentare non può più essere ignorato”. A sostenerlo è l’assessore all’Agricoltura del Comune di Bella, Carmine Ferrone.
“E’ ormai un dato di fatto che la filiera agricola a livello nazionale- ha detto Ferrone- defalca una preoccupante mancanza di manodopera. Ad oggi le persone straniere impiegati nel settore sono circa 370 mila. Per contenere l’emergenza Covid-19, con la chiusura delle frontiere anche tra paesi dell’Unione Europea, non sono più consentiti gli spostamenti di persone. Al momento mancano circa 200mila persone. Un dato di non poco conto al quale va aggiunto che nei prossimi mesi le aziende agricole non potranno garantire la normalità della filiera produttiva. Ed allora è giunto il momento di reclutare nuova forza lavoro”.
Per l’assessore Ferrone “sarebbe utile predisporre percorsi lavorativi per gli operai-braccianti agricoli inglobando anche la platea dei disoccupati a lungo termine al fine di rispondere con celerità all’intera filiera del settore agricolo lucano. In tal modo potrebbero essere impiegati anche i nostri giovani disoccupati ed i beneficiari del reddito di cittadinanza. Non è da sottovalutare nemmeno l’importanza della manodopera straniera per la nostra agricoltura. Agli operai idraulici- forestali, invece, dovrebbe essere consentito il normale prosieguo dell’attività lavorativa senza ulteriori remore al fine di garantire interventi tempestivi sul territorio arginando inutili tentennamenti che potrebbero danneggiare la vita sociale quotidiana di tutti i cittadini poiché i predetti lavoratori idraulici forestali svolgono una funzione ben precisa, di grande supporto agli enti locali per la salvaguardia dell’ambiente. Sono addetti allo sfalcio di erba su viabilità interpoderale, alla pulizia di fiumi, all’ antincendio ed al decoro urbano e non solo. La loro funzione, pertanto, non può essere sviata”.
“Confido nel governo centrale e regionale- ha concluso Ferrone- al fine di individuare soluzioni condivise che possano far respirare un settore duramente compromesso offrendo nel contempo nuove opportunità con l’obiettivo di incrociare domanda e offerta di lavoro in tempi davvero celeri. Un’opportunità che le nostre Istituzioni ora davvero non possono più perdere”.
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