IL MATTINO
Tragedia nello sport
08.04.2020 - 18:05
Nella mattinata di mercoledi 8 Aprile, all'ospedale "San Carlo" di Potenza si è spenta all'età 56 anni la vita di Donato Sabia. L'ex atleta lucano ha purtroppo dovuto fare i conti con il Covid-19, il quale tragicamente ha portato via anche la vita del suo caro papà soltanto pochi giorni fa. Il suo volto era ben noto nel capoluogo lucano, così come nel resto d'Italia, perchè stiamo parlando di un mezzofondista capace di arrivare ben due volte in finale sugli 800 metri ai giochi Olimpici, a Los Angeles 1984 e Seul 1988. Nel tentativo di poterlo commemorare nella maniera più opportuna, ecco i traguardi che l'ex atleta lucano è riuscito ad ottenere:
-Deteneva la terza prestazione italiana di tutti i tempi negli 800 metri con 1'43"88, dietro a Marcello Fiasconaro e Andrea Longo.
-Deteneva l'undicesima prestazione italiana assoluta sui 400 metri, con il tempo 45"73.
-E' stato primatista mondiale sui 500 metri (con il tempo di 1'00"08), rimasto imbattuto per circa 29 anni: lo aveva stabilito a Busto Arsizio il 26 maggio 1984.
-Partecipazione alle finali olimpiche di Los Angeles e Seul, dove si classificò rispettivamente quinto e settimo.
-Vittoria negli Europei indoor di Goteborg, dove venne premiato con la medaglia d'oro.
-Quinto nella finale della staffetta 4x400 al Campionati mondiali di atletica leggera che si svolsero a Helsinki nel 1983.
Da tempo ricopriva il ruolo di presidente della Fidal Basilicata. Proprio la Fidal ha così commentato la tragedia attraverso il proprio sito ufficiale: "Una notizia drammatica scuote l'Atletica Italiana in un periodo già difficile per il Paese", "atleta di talento straordinario, ma soprattutto persona d'animo gentile".
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