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Coronavirus, Sammartino scrive ai giornalisti: «Diffusi dati e generalità di vittime dell'epidemia, una evidente violazione di principi deontologici»

Il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Basilicata in una lettera inviata agli iscritti: «Una informazione corretta, capace di distinguersi dal pettegolezzo e dal ciarpame che affolla la rete, si distingue per la capacità di dare notizie veritiere ed essenziali, senza cedere allo spettacolo del dolore»

Coronavirus, Sammartino scrive ai giornalisti: «Diffusi dati e generalità di vittime dell'epidemia, una evidente violazione di principi deontologici»

Mimmo Sammartino

"Una informazione corretta, capace di distinguersi dal pettegolezzo e dal ciarpame che affolla la rete, si distingue per la capacita' di dare notizie veritiere ed essenziali, senza cedere allo 'spettacolo del dolore'. Tenendo fermo il rispetto della dignita' delle persone. E' questo che differenzia il giornalismo dal resto". Lo ha scritto il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Basilicata, Mimmo Sammartino, in una lettera inviata agli iscritti. Secondo Sammartino, "il ruolo dell'informazione, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, e' essenziale ed e' meritevole cio' che i tanti colleghi sul campo stanno facendo. Cio' detto, e' accaduto che siano stati diffusi dati e generalita' di vittime dell'epidemia (anche quando non si trattava di figure ricoprenti responsabilita' pubbliche), rendendo talvolta identificabili persino loro familiari in cura. E' evidente che rendere riconoscibili persone ammalate (o anche decedute a causa della malattia) costituisca una evidente violazione di principi deontologici, come segnala, tra l'altro - ha concluso il presidente dell'Odg lucano - anche il Garante della Privacy in una nota".

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