Coronavirus, l’importanza del ruolo degli addetti alle pulizie degli ambienti sanitari

Troppo spesso dimenticato e sottovalutato, il ruolo degli operatori e degli addetti alle pulizie negli ambienti sanitari, oggi, con l’emergenza Coronavirus, ha assunto una importanza cruciale.
“L’ospedale è come un teatro: il cantante sulla scena è bravissimo, dietro c’è chi lo trucca e lo veste, ma poi c’è chi tira le tende. Non c’è dubbio sul valore immenso del lavoro dei medici e degli infermieri, ma ci siamo anche noi nella squadra”.
Queste le parole dell’RSU UilTucs Basilicata che fotografano il ruolo degli operatori “dietro le quinte” e che, soprattutto in questi giorni, risulta ancora più essenziale.
Come si sentono questi lavoratori? In che clima si trovano a dover operare? Abbiamo parlato con una operatrice del San Carlo che, pur non essendo attualmente impegnata in prima linea, si sente vicina ai suoi colleghi con i quali è in costante contatto. Chiedono chiarezza e maggiori tutele in un clima particolarmente delicato come quello attuale. Per molto tempo e forse anche oggi, si sono sentiti l’ultima “ruota del carro”, a causa anche dai tagli alla sanità che li hanno colpiti direttamente negli ultimi anni. In una situazione nuova e complessa da gestire, come quella attuale, gli addetti alle pulizie degli ambienti sanitari sentono la necessità di far sentire la propria voce affinché possano lavorare in totale sicurezza, avendo gli stessi dispositivi di cui sono forniti medici e infermieri per sentirsi tutelati. Con umiltà e dedizione per il loro lavoro, gli operatori rivendicano la loro appartenenza ad una catena, che altrimenti, senza questi lavoratori, sarebbe inevitabilmente spezzata. #Iorestoinazione è l’hashtag esplicativo e riassuntivo della loro condizione, e il loro appello alla popolazione è quello, invece, a restare a casa per garantire a tutti coloro che sono impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus, lo svolgimento del proprio lavoro.