IL MATTINO
Azzardo Basilicata/4
11.02.2020 - 16:52
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza con 17 voti favorevoli (Fi, Lega, Idea, Bp e Fdi), 5 voti contrari (M5s, Pd e Iv) e una astensione, del presidente Cicale della Lega, la modifica della legge “Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” proposta dai consiglieri Zullino, Vizziello, Baldassarre, Piro, Aliandro e Quarto. L’accordo è stato raggiunto per la questione relativa alle distanze dai luoghi sensibili come oratori, ospedali, chiese, biblioteche e soprattutto scuole e università. Non verranno concesse autorizzazioni a nuovi esercizi che non rispettino la distanza di 250 metri nei comuni con meno di 20 mila abitanti e di 350 nei comuni con residenti superiori a 20 mila abitanti, le sanzioni vengono inoltre inasprite per gli inadempienti. Accolte le proposte del consigliere Dina Sileo, che chiede l’approvazione, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge, di un provvedimento che regolamenti l’orario di funzionamento degli apparecchi. Nelle attività già preesistenti le vetrine dei locali non potranno più essere oscurate con pellicole, manifesti e tende. I titolari delle attività sono tenuti a comunicare al comune competente le fasce orarie di interruzione di gioco e diventa obbligatorio il divieto di far credito ai giocatori patologici e quello di ogni forma di promozione e fidelizzazione. I consiglieri del M5s in un comunicato rendono nota la loro posizione: «Nella guerra interna alla maggioranza abbiamo volutamente deciso di appoggiare gli emendamenti che intendevano almeno preservare lo spirito della legge originaria del 2014: quello di contrastare in ogni modo la brutta piaga del gioco d’azzardo patologico». La conclusione della loro dichiarazione è molto dura e di impatto: «Nel marasma di ieri, tra una rissa e l’altra, gli eroi della maggioranza hanno commesso un errore di non poco conto: i legislatori, presi dalla smania di derogare a tutti i costi, hanno dimenticato di modificare l’articolo 10 della legge attualmente in vigore che subordina il rinnovo delle autorizzazioni già esistenti al rispetto di quanto prescritto dalla legge». Il Mattino di Puglia e Basilicata ha contatto il presidente di “Famiglie fuori gioco” Michele Cusato per un commento a caldo: «Le proposte della Sileo tendevano ad inasprire le pene e a rendere partecipi anche i sindaci che sono la vera espressione del territorio. Le proposte di Zullino invece erano tutte a favore del gioco d’azzardo, tendevano a depenalizzare le sanzioni. Sembra che invece le sanzioni siano state inasprite, che il territorio sia stato messo in condizioni di lavorare. Vorrei ovviamente prima visionare il testo della legge appena uscirà».
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