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Pino Aprile presenta il suo movimento: «Uniti per difendere il Sud»

«Dopo aver visto la complicità dei rappresentanti politici meridionali e la compattezza del cosiddetto Partito unico del Nord ho capito che se non avessi fatto qualcosa sarei stato complice anch'io»

Pino Aprile presenta il suo movimento: «Uniti per difendere il Sud»

Pino Aprile e Lucia De Gregorio

È nato, anche in Basilicata, il Movimento 24 Agosto per l’equità territoriale,
con l’obiettivo, assai ambizioso, di correggere le storture nate in seguito
all’Unità di Italia. A guidarlo, il giornalista e scrittore meridionalista, Pino
Aprile. Il battesimo a Rionero in Vulture, alla presenza di un numeroso e
attento pubblico, giunto anche dai comuni limitrofi e addirittura dalla provincia
materana. Soddisfazione, dunque, ha espresso Nicola Manfredelli, referente
regionale del Movimento, che intende presentarsi alle prossime consultazioni
comunali. La manifestazione è stata condotta dalla giornalista Lucia De Gregorio. È stata un'occasione per porre qualche domanda a Pino Aprile.

Aprile, da dove nasce il nome del Movimento?
“Il 24 agosto scorso centinaia di persone provenienti da tutto il Paese si sono
incontrate in Basilicata, nel Parco storico della Grancia, per dare avvio a
questo Movimento nato per eliminare l’iniquità italiana. Il Parlamento aveva
appena votato a favore dell’alta velocità Torino-Lione, mentre in sette regioni
del Sud viaggiano meno treni che nella sola Lombardia e a Matera, in 160
anni, lo Stato è riuscito a non farne arrivare uno”.

Da tempo, attraverso i suoi scritti, lei si è fatto portavoce di richieste meridionaliste. Adesso, la decisione di fondare un movimento: perché?
“Trovo innaturale che un giornalista faccia parte di una formazione politica, si
figuri addirittura fondarla. Ma dopo aver visto l'inazione e la complicità dei
rappresentanti politici meridionali e la compattezza del cosiddetto Pun, partito
unico del Nord (dalla Lega al Pd, come mostra l'unanimità sull'Autonomia
differenziata a danno del Mezzogiorno), ho capito che se non avessi fatto
qualcosa, sarei stato complice anch'io”.

Come intende operare M24A? E soprattutto in quali ambiti vuol rivendicare equità?
“Occorre dare a tutti le stesse possibilità, le stesse infrastrutture: treni, strade,
scuole, sanità. Diversamente, si hanno cittadini di serie A e di serie B”.

Eppure, il tema dell’equità è stato più volte richiamato anche dal movimento
cinque stelle, quasi come un cavallo di battaglia per convincere l’elettorato
del sud. Non si corre il rischio di moltiplicare i partiti, quando forse sarebbe
più semplice “unire le forze”?
“Le forze sono già unite: contro il Sud. Lo testimoniano atti parlamentari:
sarebbe iniquo dare meno ai Comuni ricchi del Nord, per non sottrarre altre
risorse e servizi a quelli del Sud. Così, illegalmente, hanno tagliate della metà
quelle cui il Mezzogiorno aveva diritto. E si è deciso di dare zero asili, zero
fondi per il trasporto urbano a tanti meridionali. È evidente che si tratta di un
furto”.

Che diffusione ha M24A sul territorio nazionale?
“Ci sono sezioni in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Lazio e Lombardia.
Altre stanno sorgendo in Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Marche e
Toscana”.

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