IL MATTINO
La guerra tra toghe
17.06.2019 - 19:57
Luigi Spina
Il settimanale l'Espresso pubblica altre intercettazioni dello scontro tra toghe che si è aperto da quando è andati in pensione il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e che sta agitando il Csm. Un report del Gico della Guardia di finanza mostra l'odio feroce che Luca Palamara sembra nutrire verso Pignatone. I rapporti un tempo tra i due, ricorda Luca a Luigi Spina, il magistrato che per anni è stato a Potenza, prima come giudice monocratico, poi da capo dei gip e che, dopo un breve passaggio a Castrovillari, è finito al Csm. Ora, secondo il pm, il suo capo (oggi in pensione) è diventato il perno di un oscuro complotto contro di lui. Per questo, dunque, bisogna punirlo:
Palamara: «... E soprattutto quel matto di Pignatone. Perché il matto vero è Pignatone...»
Spina: «E che c'ha da capì»
Palamara: «Perché tu... dopo tutte ste cose che sappiamo...»
Spina: «Luca... ma come che c'è da capire... ancora non hai capito. Il potere! Luca...»
Palamara: «Esatto. Ma qualcuno ha ricattato Pignatone... Pignatone...»
Spina: «Eh ma...è ricattabile Pignatone...»
Palamara: «Lo Voi (il procuratore capo di Palermo, ndr) lo fa Pignatone.... il ricorso di Guido Lo Forte (ex procuratore che nel 2015 fece ricorso al Tar e al Consiglio di Stato contro la designazione di Lo Voi, vincendo in primo grado e perdendo al secondo)... c'è pure Pignatone in mezzo... vabbè è meglio che non ti racconto... loro sono dei matti perché Peppe, Peppe...»
Spina: «È soltanto potere»
Palamara: «Scherza col fuoco... tu devi solo fargli capì... secondo me, se gli fate rode il culo finisce male»
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