IL MATTINO
Il caso
31.05.2018 - 12:04
La sospensione del consigliere regionale Paolo Castelluccio alla fine è arrivata ma quando ormai il consigliere, che era stato sospeso per essere finito ai domiciliari nell'ambito di una inchiesta per stalking, è tornato tra gli scranni. L'ex presidente del consiglio Francesco Mollica aveva cercato di smentire la stampa che ipotizzava la surroga con queste parole:
“Le notizie pubblicate dalla stampa, che ipotizzano la sostituzione del Consigliere Castelluccio, sono destituite di fondamento. Il Consiglio regionale è tenuto ad applicare l’art.8 comma 3, del D. Lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 (la cosiddetta ‘legge Severino’), a norma del quale ‘i soggetti sospesi, fatte salve le diverse specifiche discipline regionali, non sono computati al fine della verifica del numero legale, né per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata’. D’altro canto la norma che prevede la temporanea sostituzione del consigliere sospeso, art. 16 bis della legge 17 febbraio 1968, n. 108, è antecedente rispetto alla legge Severino ed il Consiglio regionale, in un analogo caso di sospensione di un consigliere regionale, ha applicato la norma più recente che sembra escludere la necessità della surroga del consigliere".
Oggi il Roma, edizione di Basilicata, dedica al caso il titolo di apertura in prima pagina: «Gentiloni sbugiarda la Regione». E nei sommari: «Il Roma segnalò che il consigliere andava sospeso, ma l'allora presidente Mollica dissentì dall'indicazione». Ieri il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ma ora è carta straccia.
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