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Basilicata Calenda est: l'annuncio del ministro fa tremare di nuovo la regione

Deposito scorie, Tisci: «Polese e Pittella la smettano di fare gli gnorri»

«Non devo ricordare a loro che Calenda è un’espressione del Partito Democratico del quale loro sono i padroni incontrastati in Basilicata»

Congresso regionale del Pd: il segretario è il renziano Mario Polese

A sinistra Mario Polese con Pittella e Renzi

“Mario Polese e Marcello Pittella la smettano di fare gli gnorri e di far finta di non sapere nulla e soprattutto la smettano di voler provare a risintonizzarsi con il popolo lucano soffiando sul vento della paura per il deposito di scorie radioattive.”
“Non devo ricordare a loro che Calenda è un’espressione del Partito Democratico del quale loro sono i padroni incontrastati in Basilicata, l’uno come segretario regionale, l’altro come presidente della Regione, così come non devo ricordare loro che tutta la pianificazione è stata effettuata da un governo nel quale Vito De Filippo era ed è sottosegretario di Stato”
“I casi sono due o Vito De Filippo non comunica con il segretario regionale del suo partito o lo stesso è stato ed è parte di un governo senza riuscire neanche ad accorgersi di ciò che accade nel governo, in tutte e due i casi appare evidente il totale disinteresse della classe dirigente del PD di Basilicata per ciò che accade nel territorio della Regione che governano in maniera indiscussa da molti anni”
“Certo, se fossimo maliziosi, potremmo immaginare che il Partito Democratico di Basilicata, assolutamente presente nella compagine governativa e partito guida della Regione Basilicata fosse a conoscenza di quanto deciso da Calenda da molto tempo, che ha dato il placet all’operazione nella totale indifferenza per i destini della nostra terra e che ha provato a nascondere la notizia fino alla fine della campagna elettorale, in questo caso potremmo dire che il PD di Basilicata fosse veramente convinto che il popolo lucano potesse essere tranquillamente ingannato e, forse, la sua classe dirigente è ancora convinta di poterlo fare malgrado la sonora sconfitta subita pochi giorni fa.”
“Il Popolo Lucano ha detto chiaramente che non ha alcuna intenzione né di farsi difendere né di farsi rappresentare dal PD, ora tocca alla nuova classe dirigente eletta in Parlamento diventare lo scudo del nostro territorio e sono convinto che proprio grazie a quella classe dirigente, espressione dei partiti che a vario titolo hanno vinto le elezioni sia in Basilicata che in Italia, il deposito non si farà in Basilicata. Del resto sicuramente i nuovi deputati ed i nuovi senatori eletti saranno più attenti ai destini della nostra terra dei sottosegretari del Partito Democratico che si sono lasciati sfuggire un Decreto sotto il naso”
“Il Partito Democratico di Basilicata riprenda a giocare al valzer delle dimissioni e delle poltrone e lasci che degli interessi del Popolo Lucano si occupino i rappresentanti che il Popolo Lucano ha eletto”

*coordinatore regionale

Movimento nazionale per la Sovranità

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