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Giornalisti per il Sud che vuole farcela

Quattro nuovi briganti alla Grancia: Fabio Amendolara, Pino Aprile, Raffaele Vescera e Lino Patruno

Continuano le rassegne di libri nel Parco storico della Grancia a Brindisi di Montagna

Quattro nuovi briganti alla Grancia: Fabio Amendolara, Pino Aprile, Raffaele Vescera e Lino Patruno

Da sinistra in senso orario: Lino Patruno, Pino Aprile, Fabio Amendolara e Raffaele Vescera

Domani, sabato 12 agosto, nell’ambito dell’iniziativa "Sud, tra storia e letteratura negata", a partire dalle 17, Pino Aprile e Raffaele Vescera parleranno di storia e letteratura negata al Sud con l'unità d'Italia. Domenica sempre alle 17, il giornalista Fabio Amendolara racconterà del suo libro "VelEni", degli intrecci tra petrolio e potere, delle misteriosi scomparse di Mattei, Pasolini e De Mauro. Un intrigo tutto italiano che ha sullo sfondo l’ombra della mafia siciliana. Martedì 15 agosto sarà la volta di Lino Patruno, editorialista della Gazzetta del Mezzogiorno, di cui è stato direttore dal 1995 al 2008

Ancora grandi appuntamenti culturali in programma al Parco Storico Rurale e Ambientale della Grancia, il primo parco storico rurale d'Italia, immerso nella verde foresta di Brindisi di Montagna. Eventi curati dal direttore Nicola Manfredelli. Domani, sabato 12 agosto, nell’ambito dell’iniziativa "Sud, tra storia e letteratura negata", a partire dalle 17, Pino Aprile e Raffaele Vescera parleranno di storia e letteratura negata al Sud con l'unità d'Italia. Pino Aprile con il suo saggio storico "Carnefici", farà i conti, documentati, con il genocidio subito dal popolo meridionale per mano sabauda, e Raffaele Vescera con il suo romanzo "Il barone contro" racconterà la vita reale di una nobile famiglia meridionale vissuta a cavallo tra le dinastie dei i Borbone e dei Savoia. Domenica sempre alle 17, il giornalista Fabio Amendolara racconterà del suo libro "VelEni", degli intrecci tra petrolio e potere, delle misteriosi scomparse di Mattei, Pasolini e De Mauro. Un intrigo tutto italiano che ha sullo sfondo l’ombra della mafia siciliana. E’ la storia di personaggi di primo piano della Prima Repubblica che muovono le pedine su uno scacchiere alla cui base ci sono potere e petrolio; di figure importanti che mostrano un’altra faccia e di intellettuali considerati tutti d’un pezzo che si lasciano condizionare da un padrone o dal denaro. Martedì 15 agosto sarà la volta di Lino Patruno, editorialista della Gazzetta del Mezzogiorno, di cui è stato direttore dal 1995 al 2008. Patruno è stato il vincitore del premio giornalistico alla carriera "Antonio Magliò" per "l'accuratezza e profondità dell’analisi sulla questione meridionale, il suo stretto legame con lo sviluppo dell’Italia e le concrete proposte affinché il Mezzogiorno diventi motore di crescita per l'intera nazione". Nel corso dell’incontro, moderato da Gianpiero Perri, il giornalista affronterà tematiche di rilievo relative al Sud ed al Meridionalismo.

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