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29.12.2025 - 19:26
Il 2025 si chiude come uno degli anni più complessi per il settore primario lucano, ma anche come un anno che ha restituito risultati concreti grazie a una guida politica solida, competente e costantemente orientata al confronto. È questo il quadro tracciato dall’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carmine Cicala, che a poche ore dalla fine dell’anno ha fatto il punto su sfide affrontate, traguardi raggiunti e priorità future. «È stato un anno di grandi difficoltà – ha spiegato Cicala – dalla crisi idrica, con l’invaso di Monte Cotugno sceso a 34 milioni di metri cubi, alle emergenze fitosanitarie, fino a un contesto di bilancio complesso. Ma è stato anche un anno in cui, grazie al lavoro congiunto e al senso di responsabilità di tutti, sono arrivati risultati concreti e misurabili». Parole che sintetizzano un metodo di lavoro fondato su programmazione, ascolto e capacità di governo. Sul fronte della programmazione europea, i dati certificano l’efficacia dell’azione amministrativa: la Basilicata ha superato l’obiettivo di spesa del CSR 2023-2027, raggiungendo 81 milioni di euro a fronte degli 80 previsti e impegnando il 50% delle risorse complessive in appena due anni. Un risultato di livello nazionale, che testimonia la capacità dell’assessorato di trasformare le opportunità europee in strumenti reali per le imprese agricole. «È un traguardo che premia il lavoro di squadra tra Assessorato, Autorità di Gestione, Ufficio UECA e beneficiari», ha sottolineato Cicala. Accanto alla programmazione, il 2025 ha segnato passaggi strategici nella valorizzazione delle filiere e del territorio. Il percorso verso il riconoscimento della Fragola IGP rappresenta una svolta per l’ortofrutta lucana, mentre l’istituzione del Distretto delle Piante Officinali apre nuove prospettive di sviluppo per le aree interne, coniugando sostenibilità, innovazione e redditività. Di grande rilievo anche l’azione sul fronte forestale, dove sono state sbloccate risorse per circa 9 milioni di euro destinate a tecnologie e innovazione, garantendo al contempo continuità occupazionale per oltre 4.000 forestali. Un presidio fondamentale per la sicurezza del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico, che conferma l’attenzione dell’assessorato a una visione integrata tra ambiente, lavoro e protezione civile. La gestione della crisi idrica ha rappresentato una delle prove più impegnative dell’anno. In questo contesto, l’assessorato ha attivato misure di sostegno all’irrigazione e interventi mirati per contenere i canoni irrigui, evitando che il peso della crisi ricadesse interamente sulle imprese agricole già duramente colpite. Sul comparto zootecnico, l’azione di Cicala si è tradotta in un pacchetto articolato di misure: indennizzi per i danni da fauna selvatica, bandi per il miglioramento genetico e il benessere animale, interventi straordinari per contrastare l’aumento dei costi di produzione e la gestione delle epizoozie, inclusa l’emergenza Blue Tongue. Centrale, in questo percorso, l’impegno assunto dalla Giunta regionale dopo il confronto del 22 dicembre e formalizzato con la delibera del 23 dicembre 2025, che ha sbloccato risorse fondamentali per il settore. Non meno significativa l’attenzione all’innovazione e al ricambio generazionale: dal bando SRE01 per il primo insediamento dei giovani agricoltori all’accelerazione dei bandi PNRR per la meccanizzazione agricola e l’ammodernamento dei frantoi oleari, in una prospettiva di agricoltura 4.0. A questo si aggiunge il lavoro avviato sulla rigenerazione del patrimonio ALSIA, con la valorizzazione degli immobili ex Riforma Fondiaria per nuove attività imprenditoriali e turistiche. Nel suo intervento, Cicala ha voluto ringraziare esplicitamente tutti i soggetti coinvolti: le organizzazioni agricole, i sindacati del comparto forestale, le associazioni degli allevatori, il Consorzio di Bonifica, i tecnici e i funzionari regionali, gli amministratori locali, il presidente Bardi e la Giunta regionale. Un riconoscimento che riflette uno stile di governo inclusivo e rispettoso delle competenze. Guardando al 2026, l’assessore ha richiamato un passaggio decisivo: la trasmissione alla Giunta del fabbisogno finanziario per il settore agricolo, forestale e zootecnico, pari a circa 80 milioni di euro di spesa storica. Le priorità sono chiare: forestazione, irrigazione e zootecnia. Tre pilastri su cui garantire continuità, stabilità e competitività alle eccellenze lucane, dalle produzioni DOP e IGP ai sistemi territoriali più fragili. «L’approccio che intendo continuare a seguire – ha concluso Cicala – è fatto di dialogo, trasparenza e concretezza, perché le imprese e i lavoratori non possono programmare senza certezze». Un messaggio che restituisce il profilo di un assessore capace di coniugare visione strategica e attenzione quotidiana, confermando il valore di una guida che, anche nei momenti più difficili, ha saputo garantire governo, ascolto e risultati al settore primario lucano.
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