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Notte di San Silvestro, viaggio nel mercato illegale dei "botti"

Notte di San Silvestro, viaggio nel mercato illegale dei "botti"

In principio fu il pallone. Non uno qualunque, ma quello di Maradona. Ovviamente non rotolava sul manto erboso, ma esplodeva creando un cratere e una situazione pericolosa per chi fosse a tiro. Se la tradizione dei 'botti' e' considerata propiziatoria in molte culture del mondo, sia a oriente (l'origine dell'usanza si ritiene sia nella Cina del IX secolo) che a occidente, perche' il rumore forte scaccia gli spiriti 'cattivi', e' a Napoli che si e' radicata nel Novecento e ha creato un mercato illegale sul quale ha allungato la sua mano anche la camorra. Proprio quel mercato da cui viene il pallone di Maradona che racconto' al mondo come una citta' potesse dare il nome di un campione o di un evento particolarmente importante dell'anno che finisce a una micidiale miscela di polvere esplosiva, ricoperta di carta e dotata di una miccia. Nel caso specifico, erano 3 chili di polvere nera a caratterizzare un 'botto' che ridivenne popolare dopo la morte del Pibe de Oro nel 2020, evolvendosi nella bomba D1Os rivestita di cartoncino azzurro e bianco come i colori della nazionale argentina. Il mercato che crea questi ordigni ha bisogno ogni anno di una 'novita'' che in realta' mette in commercio a prezzi con almeno tre cifre delle bombe piu' o meno con composizione analoga e nomi accattivanti. I carabinieri di Reggio Emilia questo anno riferiscono di una segnalazione di un ordigno illegale ribattezzato bomba Gaza, destinato a soppiantare la bomba Sinner, quella si' davvero trovata l'anno scorso, caratterizzato da un vistoso cartone arancione esterno. Tra quelle piu' recenti la bomba Kvara, dedicata nel 2022 a Khvicha Kvaratskhelia, giocatore giorgiano del Napoli, che segue il filone degli ordigni artigianali dedicati a Careca, Zola, Cavani, Higuain, di quello denominato 'a capa 'e Lavezzi, nonche' della bomba Scudetto per la vittoria nel campionato di serie A della squadra partenopea, e pure del pallone Messi, in grado di distruggere una stanza. Ma ci sono state anche la bomba Bin Laden, dopo gli attentati alle Torri Gemelle del 2001; la bomba Covid, ispirata alla pandemia; e un petardo pericoloso, un 'cobra', denominato Osihmen che nell'involucro riproduceva la maschera stilizzata indossata dall'attaccante nigeriano. Per dare una idea della potenza di questi fuochi illegali, basta dire che la bomba Kvara, fatta brillare in una cava, ha aperto un cratere di un metro, e la bomba Scudetto, pure durante una distruzione controllata, ha provocato una frana e sgretolato le pareti della cava. Il mercato illegale dei 'botti' ha un giro d'affari difficile da stimare perche' sommerso, ma fonti di forze dell'ordine indicano si agguri, solo per Napoli e provincia, intorno ai 30 milioni di euro l'anno.

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