La Cgil lucana suona la sveglia alla minoranza in Consiglio regionale: "Basta ambiguità"

“È giunto il tempo che anche la minoranza in Consiglio regionale, che fino ad oggi si è caratterizzata per ambiguità su temi che hanno riguardato l’ utilizzo delle risorse del consiglio, assuma posizione chiare e nette. Mentre la Basilicata va affondo, anziché misurarsi con le questioni complesse delle tante crisi industriali che rischiano di spazzare via migliaia di posti di lavoro, prima approvano l’aumento delle risorse ai gruppi consiliare per una spesa di oltre 500 mila euro, poi la pseudo norma che di fatto ripristina il vitalizio ai consigliere regionali. Per non parlare della sanità: al di là delle singole dichiarazioni che trovano il tempo che trovano, di fatto non vi è nessuna azione propositiva e concreta, a partire dal rafforzamento della sanità territoriale, questione che è legata al superamento della legge 2 del 2017 che ha accorpato la rete ospedaliere della provincia di Potenza sotto l’azienda sanitaria regionale San Carlo, svuotando di fatto la funzione della più importante azienda sanitaria e dell’Asp. Mentre a Matera continua ad esserci un modello territoriale integrato tra ospedale e territorio. Queste sono le questioni vere. Ma quello che appare sempre più evidente è che per non disturbare il manovratore attuale e ispiratore di tale legge si continua con un teatrino pericoloso per il futuro della Basilicata. Serve chiarezza politica tra minoranza e maggioranza senza la quale c’è solo la palude del potere per il potere. Noi continueremo a batterci per il lavoro e i soprattutto per garantire servizi al territorio, premessa fondamentale per garantire pari dignità nell’accesso ai servizi”. Lo affermano i segretari generali dello Spi Cgil Basilicata e Spi Cgil Potenza, Angelo Summa e Michele Sannazzaro.